Beati i vegetariani che si pongono solo il problema dei pesticidi usati per frutta e verdura. Gli onnivori sono messi peggio.
Hanno ingoiato carne di cavallo travestito di «puro manzo» e chissà cos'altro ancora. Ma in attesa di un nuovo scandalo alimentare, aspettano risposte chiare dalla Ue. Un cittadino europeo su sette vuole leggere sull'etichetta la provenienza di tutti i prodotti contenuti nella carne lavorata, ma la commissione Ue se la prende comoda e rinvia l'urgente discussione in estate. Intanto i burocrati hanno sdoganato le farine animali, proprio quelle che sembra abbiano hanno causato la crisi della «mucca pazza» per nutrire una parte degli animali di allevamento. La Ue, infatti, ha dato il via libera alle farine per il mangime dei pesci per poi passare a polli e suini ma a condizione che si faccia un riscontro analitico certo della provenienza della specie per evitare il cannibalismo. Purtroppo il rispetto delle regole non è così scontato visto cosa è successo per le lasagne al ragù. C'è da aspettarsi di tutto. E anche le ottimistiche speranze di un'alimentazione sana si perdono quando si spulcia su internet o si leggono inchieste, come quella pubblicata ieri su Le Monde, che mettono sotto accusa tutta la catena alimentare. Carne, ma anche latte e persino gli omogeneizzati dei bambini. I risultati non sono confortanti. Cosa ci fanno mangiare senza il nostro consenso? Di tutto, a leggere i risultati di due ricerche riportate nell'inchiesta.
La prima riguarda il latte umano, di vacca, di capra. Ovunque si trova la presenza di antinfiammatori, betabloccanti, ormoni e antibiotici. Il secondo studio si interessa di omogeneizzati per bebè. In alcuni vasetti di carne sono state rilevate tracce di antibiotici destinati agli animali ma anche antiparassitari come levamisole e fungicidi. E sempre sul latte aggiungiamo quanto è stato denunciato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry. Una squadra ispano-marocchina ha analizzato 20 campioni di latte di mucca acquistati in Spagna e Marocco e ha scoperto tracce di antinfiammatori, usati come antidolorifici in animali e persone. In Albania invece, proprio ieri hanno rilevato nel latte sostanze cancerogene come la aflatossina. Per fortuna, si può pensare, noi beviamo solo latte italiano. Magra consolazione quando siamo di fronte allo scandalo della carne di cavallo che ha investito l'intera Ue. E il cibo spazzatura non ha confini. Nella vicina Inghilterra, per esempio, hanno trovato pesce contaminato con il Prozac, che entra nei fiumi dalla fognatura.
E a questo punto, chi ci garantisce che anche la carne di cavallo legata all'ultimo scandalo non sia contaminata? In Francia, per esempio, tre carcasse di cavallo spedite dalla Gran Bretagna alla Francia contenevano tracce di fenilbutazone, un antinfiammatorio nocivo per l'uomo, che si somministra ai cavalli. Inoltre, Legambiente parla di un rischio concreto che la carne equina provenga da animali dopati. Ma attenzione. Chi ripudia la carne e ripiega sulle uova tenga gli occhi aperti. In Germania è scoppiato il caso delle uova bio false, sprovviste cioè dei parametri produttivi indispensabili per fregiarsi della ricercatissima «etichetta». Lo scandalo delle uova è stato sollevato dallo Spiegel, che ha scritto di 150 imprese produttrici della Bassa Sassonia finite nel mirino degli inquirenti.
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