Gli attivisti insistono nella denuncia dei rischi per la salute pubblica e l'ambiente. Oggi il confronto di Donald Moore con la gente di Niscemi. Sabato il maxi-raduno: "Saremo in diecimila"
di CRISTOFORO SPINELLA
IN RETE e in strada la mobilitazione è forte. A tre giorni dalla manifestazione nazionale "No Muos" che sabato porterà a Niscemi migliaia di persone contro la realizzazione del
sistema satellitare di difesa Usa, il console statunitense Donald Moore arriva nel comune del Nisseno per incontrare i residenti e aprire a un dialogo che sembra impossibile. Perché, se gli americani si dicono "fiduciosi che il nuovo studio confermerà che il Muos è sicuro come già dimostrato negli Stati Uniti, in Virginia e alle Hawaii", gli attivisti non ne vogliono sapere e insistono nella denuncia dei rischi per la salute pubblica e l'ambiente.
Questa mattina il console Moore sarà alla base americana di Sigonella con il presidente della commissione Ambiente e Territorio dell'Ars, il grillino Giampiero Trizzino, per fargli prendere visione, come richiesto nell'incontro di giovedì scorso a Palazzo dei Normanni, dell'accordo internazionale tra Italia e Stati Uniti che nel 2005 diede il primo via libera all'impianto radar. "Gli americani dicono di volere la trasparenza. Se è davvero così, mi aspetto che aprano le porte della stazione di Niscemi per permettere controlli indipendenti sulle strutture già esistenti", dice Trizzino, che critica anche il governo regionale
perché "non ha ancora messo in atto la
revoca delle autorizzazioni ai lavori attesa per il 17 marzo scorso".
Nel pomeriggio sarà la volta del faccia a faccia con la gente di Niscemi: in municipio il console incontrerà una delegazione di una ventina di persone della quale, oltre ai membri del comitato "No Muos", faranno parte anche le "
Mamme No Muos", che contano circa 700 iscritte. "Andando a Niscemi voglio semplicemente mantenere aperto un canale di comunicazione e offrire la mia disponibilità a dialogare in assoluta trasparenza", assicura il diplomatico. Un'apertura cui gli attivisti non credono: "Ci sono stati mesi per dimostrare buona volontà: venire adesso è un tentativo di intorbidare le acque e confonderle mediaticamente ", dicono dal coordinamento dei comitati.
Proprio ieri il passaggio di un tir che ha scaricato un container sulla collina del Muos ha innescato altre polemiche: "I lavori stanno continuando a dispetto di tutto, così non può esserci nessun dialogo", attacca Marino Miceli, del "No Muos" di Niscemi. La manifestazione di sabato sarà quindi una prova di forza. Gli organizzatori prevedono l'arrivo di una cinquantina di pullman da tutta Italia: "Puntiamo ad avere diecimila persone: donne, bambini, famiglie. Cerchiamo la massima collaborazione con le forze dell'ordine perché tutto sia tranquillo". Un chiarimento necessario dopo le polemiche degli ultimi giorni: prima la tensione al presidio nei pressi della stazione Usa, poi l'intervento dell'attivista Rino Strano, referente regionale Wwf per il Muos, a smentire alcune sue dichiarazioni su presunte infiltrazioni di violenti al corteo di sabato. "Sarà una manifestazione determinata nei contenuti ma assolutamente pacifica ", assicura Giorgia Listi, del comitato di Palermo.
Dal capoluogo dovrebbero partire almeno 300 persone: sono già prenotati quattro pullman, mentre un altro è pronto per gli attivisti del Movimento 5stelle. A Niscemi si riverseranno da tutta la Sicilia. Due bus partiranno da Marsala e da Catania, uno da Messina: delegazioni di centri sociali e associazioni, rappresentanti dei "No Ponte", "No Tav", "No Inc" e dal Belice dei "No Triv". Al corteo, che partirà intorno alle 15 e sfilerà fino all'ingresso principale della base, parteciperà anche il sindaco Francesco La Rosa. Sono attesi anche molti deputati regionali del Movimento 5Stelle, tra i quali il capogruppo Giancarlo Cancelleri e il vice presidente dell'Ars Antonio Venturino, e i parlamentari palermitani Riccardo Nuti e Chiara Di Benedetto. Prevista anche una delegazione di deputati di Sel da Calabria e Campania.
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