Il fondatore della comunità di San Benedetto: "Sarebbe grande che uno si affacciasse a piazza San Pietro e dicesse di essere gay. Chi non esprime la propria sessualità si reprime e arriva alla pedofilia. Anch'io, da giovane prete, ricevetti avance da un vescovo"
"Un papa omosessuale sarebbe una cosa magnifica. Pensare che uno si affacci a Piazza San Pietro e lo dica sarebbe grande. C'è la parità dei figli di Dio, è l'essenza del Vangelo, siamo tutti figli e figlie di Dio". Lo ha detto don Andrea Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova, in un'intervista a La Zanzara su Radio24."Il prete omosessuale - ha proseguito - deve poter essere libero di esprimere la sua identità e la sua sessualità, altrimenti si reprime e arriva alla pedofilia". Don Gallo ha anche rivelato di aver subito "dei tentativi di violenze omosessuali, diciamo delle insidie, che ho respinto, sono sempre stato un ribelle". "Ero un giovane prete - ha raccontato - e fu un vescovo a farmi delle avances".
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