lampade a rispamio energetico: tutte a base di mercurio |
di Gianni Lannes
Un metallo tossico e cancerogeno. Si mette al bando nei termometri, ma poi l'industria grazie alla politica venduta al miglior offerente, lo infila nelle lampadine in circolazione, con la benedizione dell'Unione europea.
Sono 40 miliardi i chilowattora che gli oscuri burocrati dell’Ue hanno previsto di risparmiare con il passaggio dalle innocue lampadine a incandescenza, a quelle a basso consumo. I noti bulbi da 25, 40, 60, 75 e 100 watt - in senso commerciale - sono andati in soffitta. Tradotto in emissioni di Co₂ il taglio sarebbe di 15 milioni di tonnellate. Allora: eco-rivoluzione compiuta? Magari: le lampadine a basso consumo contengono una percentuale del pericolosissimo mercurio. Secondo gli esperti della Commissione europea, la quantità di mercurio presente in queste lampade di nuova generazione, non costituisce un rischio per la salute. Nel frattempo, però, hanno stabilito che la percentuale tollerata passi da 5 a 2,5 microgrammi. Nel frattempo, in caso di accidentale rottura, meglio seguire i consigli dell’agenzia ambientale USA: il primo, aprire le finestre e lasciare la stanza per dieci minuti.
Quando il progresso tecnologico è un rischio oscurato per ragioni di profitto economico, si abbassano le soglie di tollerabilità, ma non in base al limite biologico, bensì economico. Il limite vero per evitare rischi è MAC zero.
http://www.epa.gov/hg/
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