D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 22 febbraio 2013

Le promesse del cavalier farloc.


berluscaMancano appena due giorni alle elezioni ma già nei giorni scorsi il cavalier farloc ne combina un’altra delle sue.  Aveva promesso nei giorni scorsi agli italiani che se fosse stato eletto avrebbe tolto la tanto odiata IMU, (a proposito io non pago l’IMU). Una sorta di promessa che fa abboccare molti italiani e che è proseguita con l’invio della ormai famosa lettera a circa nove milioni  di famiglie, “massacrate” da questa imposta e , dove dice appunto che se votato restituirà l’IMU.  Ora, a parte il fatto che una promessa scritta di questo genere potrebbe rasentare il reato di voto di scambio, il cavalier farloc non dice che questa imposizione è stata dovuta per il fatto che il suo ultimo governo  ha significato il declino totale dell’immagine italiana in campo internazionale, ma soprattutto che sia stato il declino economico del nostro paese che ha lasciato assieme alla lega, ed è per questa debacle che messo all’angolo si è dovuto dimettere, con la coda tra le gambe, come l’ultimo dei traditori, come il primo dei fuggiaschi con la popò tra i calzoni, senza assumersi un briciolo di responsabilità.
Adesso il cavalier farloc annuncia quest’altra presa per i fondelli  a danno delle casse statali. Abolizione dell’IMU.
Certamente vi ricorderete di quando il cavalier farloc in una campagna elettorale passata annunciò che avrebbe tolto l’ICI? Bene! La maggioranza degli italiani gli dette credito posizionandolo nel segiolo più alto del parlamento votandolo a man bassa, senza capire che di li a poco avrebbe causato non pochi danni ai comuni, i quali, non avendo più l’entrata dell’ICI dovettero ripianare la mancanza con nuovi tributi comunali.
Ricordo bene quella volta e ricordo bene la presa per il culo che perpetrò ai danni degli italiani, facendogli risparmiare qualche decina di euro l’anno  ma appioppandogli appunto quelle comunali come conseguenza, mentre i suoi amici, i ricchi, quelli con entrate a sei zero risparmiavano molto ma molto di più, che poi… al netto del risparmio dell’ICI e della tassazione comunale quelli che sono stati fregati sono state le categorie più deboli, ovvero coloro che lo avevano votato.
Adesso il grande cavalier farloc ci riprova e ci riprova con una tale faccia che al suo confronto la “pietra di Billiemi, la sciaca delle balate della Vucciria è semplice pastafrolla. Ci riprova stanno sempre nella credenza che gli italiani abboccano! Ora non è che non ci saranno pesciolini affamati ma se gli italiani hanno una memoria di certo non dovrebbero votarlo e mandarlo a quel paese. Ma dubito che dietro le promesse fatte qualcuno, hai me, non cascherà nella rete proprio come un pesciolino appena nato ed affamato.
E non è finita, perchè assieme alla abolizione dell’IMU  il cavalier farloc ha promesso una serie di condoni, da quello edilizio, a quello fiscale, a quello tombale. Come dire ai propri amici ed agli elettori più affezionati, quelli che incarnano furberie e malaffare… “potete fare di tutto, tanto ci sarà sempre il cavalier farloc a proteggervi, costruite case e palazzi dove, come e quanto volete! Evadete il fisco in tutta tranquillità fottetevene dello stato, io vi proteggerò”.
Per non parlare poi degli epitepi che lancia contro la magistratura, come un repertorio ever green, buono in qualsiasi occasione si vadano a toccare i suoi interessi. Ma questa è una storiella vecchia e risaputa che ormai fa soltanto ridere! Fa ridere la storiella e fa ridere chi la racconta sia esso il cavalier farloc che coloro che gli vanno dietro.
Ecco questo è il messaggio che Silvio Berlusconi sta facendo passare, grazie alle sue televisioni ed ai suoi giornali ed a tutti quei conflitti di interesse che possiede.
liborio martorana

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