D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 4 febbraio 2013

La festa è finita! Fabbrica Italia non c’è più



E’ passato meno di un anno e le pre-visioni della Fiom e di tanti comunisti si è verificata. Ma questi hanno proprio la sfera di cristallo! Proprietà divinatorie.! No! bastava mettersi gli occhiali giusti e leggere dentro le FABULE che ci raccontano. Nel giro di qualche mese le paccate di miliardi di investimenti ,che i soliti noti dicevano essere solo favole, hanno avuto conferma proprio dalla Fiat e da Marchionne. Le condizioni di mercato sono cambiate Beh! è ben strano che un grande imprenditore e amministratore di una delle più grandi fabbriche del mondo fa un piano di investimenti a lungo termine e poi si accorge , nel giro di qualche mese, che le condizioni di mercato son cambiate. Se fosse così si spiegherebbe bene com’è che la Fiat è in crisi. Con manager di questo tipo! E come mai i soliti estremisti , invece conoscevano le condizioni di mercato che ci sarebbero stati da li a qualche mese? Appunto proprietà divinatorie. E dietro quei piani strategici a lungo termine tutti migliori nostri strateghi economici, dai politici, ai sindacalisti gialli fin ai più rinomati bocconiani ( Ichino, Renzi Fassino/a Bersani Marcegaglia Bonanni ecc ecc ) tutti a inchinarsi a questa visione lungimirante del dott Marchionne.

Ma le paccate di miliardi non ci sono più ,ma rimane la Fabbrica Italia. Un gioiello ebbe a raccontarci poche settimane fa il bocconiano Monti e giù apprezzamenti dai quelli nominati su, più qualche altro. Ora anche la Fabbrica Italia, come contenitore non c’è più e tutto ritorna nella Fiat Group automobiles. Ma allora a cosa è servito tutto questo ambaradam e tutto sto casino? Intanto alcune cosucce piccole piccole. La contrattazione nazionale e la fuoriuscita dalla Canfindustria è stato possibile grazie a questa manovra di alta ingegneria. E’ stato possibile il degrado per accordi sindacali delle condizioni di lavoro e la fuoriuscita della FIOM dalla fabbrica ( dagli anni 50 che non si verificavano fatti di questo genere) E in più alcune altre cosucce. Per i 1400 lavoratori della vecchia Gian Battista Vico la cui cig è in scadenza a luglio grazie alla riorganizzazione, sarà possibile un allungamento degli ammortizzatori sociali.(soldi dei soliti fessi) Sul fronte contrattuale, che aveva portato all’uscita da Confindustria e ad un duro scontro frontale con la Fiom, nulla cambia. Continuerà infatti ad applicarsi, spiega ancora Fiat, il contratto collettivo di primo livello in vigore in tutti gli stabilimenti del Lingotto. Insomma ora potrà apparire ancora più chiaro qual’era il disegno della Fiat. Naturalmente per chi vuole mettersi e leggere con gli occhiali giusti. Infatti dalla FIM, UILM, UGLM arriva il plauso e il sincero apprezzamento per l’imprenditore illuminato . E dietro tutti i politici di sempre Ichino, Fassino in testa.

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie