D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 14 maggio 2012

La Grecia non ha più speranze. E Berlino attacca: via dall'euro

Lunedì, 14 maggio 2012


Ormai serve solo un miracolo per salvare la Grecia. L'uscita dall'euro di Atene è sempre più probabile. Alexis Tsipras, leader della sinistra radicale Syriza, ha gelato tutti facendo sapere che non parteciperà ai nuovi colloqui convocati per oggi dal Presidente Karolos Papoulias per dare vita a un governo di unità nazionale e scongiurare nuove elezioni politiche.
Dopo il fallimento di ieri, Papoulias ha invitato i leader di Nea Demokratia, Pasok, Syriza e Sinistra democratica per nuovi colloqui oggi alle 19.30 locali (18.30 italiane). Syriza ha conquistato il 16,8% dei voti al voto del 6 maggio scorso, diventando il secondo partito; il partito chiede che qualsiasi governo si insedi cancelli le misure di austerità concordate con l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale in cambio di aiuti per 130 miliardi di euro.

Grecia/ Der Spiegel: "Atene deve lasciare l'Eurozona"
"Akropolis, Adieu". Non lascia spazio a dubbi la copertina del settimanale tedesco Der Spiegel oggi in edicola, con un euro spezzato in cima a un capitello ionico: "Perché la Grecia deve lasciare l'euro". Il settimanale si unisce così a un coro di commentatori e analisti tedeschi che si chiedono, di fronte alla crisi economica e adesso soprattutto di fronte ai risultati elettorali ellenici, se l'unica soluzione non sia il ritorno di Atene alla dracma.
"Nonostante il nostro scetticismo, fino adesso abbiamo difeso l'idea che la Grecia restasse nell'eurozona" spiega l'editoriale del settimanale. "Ma dopo le elezioni di inizio maggio gli osservatori dello Spiegel hanno cambiato idea. I greci non sono mai stati maturi per l'unione monetaria e non lo sono oggi. I tentativi di sostenere questo paese con delle riforme sono falliti". A una settimana dal voto greco, che ha visto trionfare i partiti anti austerità, pare un compito quasi impossibile formare un governo ad Atene anche se i colloqui continuano.

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie