D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


sabato 29 dicembre 2012

Dal Digitale Terrestre alla WebTV


DI PIERPAOLO SARTI


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Scegliamo noi cosa vedere in Tv? Se analizziamo i sistemi Tv attuali per la diffusione di contenuti d'intrattenimento alle masse, l'analogico, il digitale terrestre, ed il satellitare, scopriamo che hanno una caratteristica comune e cioè che la possibilità di trasmettere è limitata per motivi economici, politici o tecnici, tanto da rendere la Tv un sistema elitario. Questo ha fatto della Tv uno strumento adatto alla politica, lottizzabile e controllabile, e la politica si è adattata per poter essere diffusa efficacemente da questo potentissimo strumento ad immagine-centrica, personalizzata e autocelebrativa, seguendo le teorie del Marketing e dell'Agenda Setting.
I maggiori analisti del settore riconoscono che il futuro della Tv è nella Rete tanto cheInternet ingloberà tutti i media partendo dalla Tv, le radio, i giornali e via dicendo. La Rete rivoluzionerà il modo di fare Tv e soprattutto quello di ascoltarla, diventandone prima uno standard di diffusione, e poi, vista la sua natura aperta e bidirezionale, rivoluzionerà il modo di fruire dei programmi, trasformando l'esperienza stessa di essere telespettatore davanti a un video. Il fatto che la Rete non sia facilmente controllabile, insieme al timore di depotenziare il ruolo di opinion-maker della Tv è il motivo per il quale molti Governi la osteggiano in diversi modicome il ritiro fondi per la Banda Largale limitazioni Wifiil terrorismo sui social network.
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Ma perché le oligarchie politico-economiche preferiscono che i programmi TV siano veicolati da sistemi chiusi e limitati come il Digitale Terrestre piuttosto che aprirsi alla Rete?
1. L’utente in Rete potrà vedere i suoi programmi preferiti "on demand", cioè "su domanda", svincolato da orari e palinsesti e da quella censura subdola che mette trasmissioni scomode in fasce orarie con poco seguito o concorrenti ad eventi importanti.

2. Aprendosi alla Rete, l'esperienza dell'utente si modificherà da passiva e individuale, dal "cosa danno oggi in Tv?", ad attiva e partecipativa, in quanto si potrà scegliere non solo tra i programmi in onda ma anche tra tutti quelli in differita trasmessi fino a quel momento, partecipando a social network specifici che creeranno confronto e quindi opinioni sui temi affrontati.

3. La Rete ha memoria! A differenza degli altri sistemi volatili, sulla Rete si possono facilmente confrontare dichiarazioni anche lontane nel tempo, interviste, commenti e dimostrare l'esistenza o meno di una caratteristica molto sentita in diversi contesti: la coerenza.

4. L’accesso alla produzione e diffusione di contenuti su scala mondiale è semplice ed economico, e quindi alla portata di tutti, basti pensare a YouTube, LiveStream, ma soprattutto ha un limite di saturazione talmente elevato che può essere considerato una risorsa illimitata.
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COME VEDERE LA TV IN RETE?

Vedere i programmi Tv in Rete è già possibile, sia collegando il televisore ad un decoder specifico per la rete, che semplicemente dal PC di casa.
Coolstreaming, ad esempio, è un progetto pioniere sulla WebTV, che sta sperimentando tutte le tecniche per diffondere la TV in Internet.

CLICCA QUI PER GUARDARE COOLSTREAMING

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