D'un tratto nel folto bosco
Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Ozsabato 29 dicembre 2012
I GRECI NON POSSONO PIU' CONTARE SUL GOVERNO si auto-aiutano !
I GRECI NON ASPETTANO PIU' IL LORO GOVERNO...
E iniziano ad attrezzarsi da soli, ecco come. Al Jazeera ci parla della grave situazione nella quale si sta trovando in questi ultimi mesi la Grecia. Il paese, schiacciato dai piani di austerity e dai debiti, perde ogni giorno mille posti di lavoro. A prima vista le città sembrano prosperose e floride, ma la crisi si nota nelle vetrine vuote dei negozi. Ormai un milione di greci è senza lavoro, e parliamo di un quarto della forza lavoro. Va ancora peggio per i giovani, con una percentuale di disoccupati che sfiora il 58 per cento. Mentre molti greci cercano di combattere questo clima a dir poco pessimo, sono tanti quelli che hanno deciso di mettere la marcia indietro e lasciare città e paesi per tornare in campagna, a lavorare la terra. Kostas Bozas fino ad un mese fa era un impiegato bancario. Oggi è disoccupato ed è tornato al villaggio di origine della sua famiglia, a poca distanza da Salonicco, per costruirsi un futuro partendo dal suo passato. “Avevo un lavoro stabile ma ora a causa della crisi sono costretto a cambiare. Ho cinquant’anni e sento che in futuro sarò un contadino”, ha spiegato Bozas, il quale è pronto a mettere a frutti quelli che sono stati i consigli di suo padre. Negli ultimi anni sono migliaia i greci che hanno scelto di tornare in campagna e l’agricoltura al momento è l’unico settore in cui c’è possibilità di progredire, mentre il resto dell’economia nazionale è in caduta libera. Alexandra Tricha, già scienziata, ha lasciato Atene e la disoccupazione per lavorare la terra. “Ora devo scavare. Mi sento come Scarlett O’Hara. La terra è la mia forza, dalla terra puoi trovare té stesso, produrre ciò che ti serve ed essere felice. Non ci aspettiamo nulla dal governo. Negli ultimi anni i nostri politici hanno dimostrato di essere totalmente inutili. Per questo motivo siamo costretti a pensare solo per noi stessi. Alexandra ha lasciato Atene per dare il via ad un suo progetto, ovvero un allevamento di lumache ad uso alimentare. All’inizio la prendevano per pazza ma oggi il suo business è in continua crescita. Ma non sono tante le storie come quella della fu scienziata. Molti si rifugiano in campagna in attesa di tempi migliori e della possibilità di ritornare presto a casa. Christos Kozakis ha sempre pensato che sarebbe tornato un giorno a casa di sua madre ma il desiderio si è trasformato in necessità quando l’autosalone di vetture di lusso che aveva ad Atene è fallito. A seguirlo la moglie. “Almeno ti senti sicuro, ritrovi le tue radici, è una piccola cosa ma molto importante”, ha spiegato Kozakis che ha continuato: “l’unica cosa che mi dispiace è che questo cambio nella mia vita è stato deciso da qualcun altro che non sono io. Mi hanno costretto a tornare qua prima del previsto. Intendiamoci, il mio problema non è dato dal lavoro. Avrei anche lavato auto, senza problemi. Non m’interessa, voglio solo far vivere mia moglie e mio figlio. La situazione mi sta spezzando il cuore. Parliamo del mio Paese, non siamo ladri, non siamo degli evasori né tanto meno dei pigroni”. E se la rinascita del Paese venisse proprio dalla Terra?
(giornalettismo.com)
(Charlie)
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