La Banca centrale di Atene avrebbe ordinando la stampa della dracma, così da non farsi cogliere impreparata nel caso in cui il nuovo governo greco decidesse di abbandonare l’euro. Parziali conferme arrivano anche dalla Bundesbank. A Francoforte ricordano che quando la Germania ha organizzato il passaggio alla moneta unica il lavoro è iniziato tre anni prima. Quindi...
Lunedì, 4 giugno 2012
Sono settimane che circolano indizi su un possibile ritorno della dracma in Grecia. Tra due settimane l’elettorato si dovrà pronunciare alle urne sul futuro del paese, e di fronte ad nuovo stallo politico, un collasso economico e finanziario non è purtroppo più da escludere. Il ritorno della dracma pare dunque una possibilità sempre più concreta.
Sulla stampa tedesca si è letto ancora una volta dei preparativi della Grecia ala cambio di valuta. Secondo alcune fonti, già trapelata un paio di settimane fa, la Banca centrale del paese ellenico starebbe ordinando la stampa della dracma, così da non farsi cogliere impreparata nel caso in cui il nuovo governo greco decidesse di abbandonare l’euro. Su alcuni quotidiani del più grande Bundesland tedesco, il Rheinische Post di Duesseldord e l’Express di Colonia, si dà per certo il fatto che la dracma sarà già stampata prima che eventualmente ne venisse sancita l’adozione. E’ sicuro che la Commissione europea e la Bce hanno organizzato un’unità di crisi per lo scenario peggiore, ovvero l’uscita della Grecia dall’euro. Il piano sarebbe già stato schizzato nelle sue linee generali. La dracma sarebbe introdotta a borse chiuse, e verrebbe fatta circolare in massa significativa, così da rendere meno catostrafico il cambio di valuta. Quello che succederebbe nei giorni successivi a questo è impossibile da stimare, ma senza dubbio più persone potranno ricevere la nuova dracma, minore sarà la tensione sociale che si scatenerà per chi non potrà più pagare con i vecchi euro.
Il quotidiano Rheinische Post riporta il parere di Joachim Grundmann, un esperto della Bundesbank, che per la banca centrale tedesca cura proprio l’aspetto tecnico della circolazione del contante. Secondo Grundmann ”se la politica deciderà il ritorno dei greci alla Grecia, bisogna già essere preparati, perché simili passaggi non si organizzano in un paio di settimane tirando fuori il coniglio dal cilindro”. Grundnamm ha rimarcato di non voler esprimere una previsione su cosa accadrà, ma ha evidenziato come quando la Bundesbank ha organizzato il passaggio all’euro, il lavoro è iniziato tre anni prima. “La Grecia è più piccola, ma per coprire ogni territorio con la nuova valuta ci vogliono mesi di preparativi”.
Sulla stampa tedesca si è letto ancora una volta dei preparativi della Grecia ala cambio di valuta. Secondo alcune fonti, già trapelata un paio di settimane fa, la Banca centrale del paese ellenico starebbe ordinando la stampa della dracma, così da non farsi cogliere impreparata nel caso in cui il nuovo governo greco decidesse di abbandonare l’euro. Su alcuni quotidiani del più grande Bundesland tedesco, il Rheinische Post di Duesseldord e l’Express di Colonia, si dà per certo il fatto che la dracma sarà già stampata prima che eventualmente ne venisse sancita l’adozione. E’ sicuro che la Commissione europea e la Bce hanno organizzato un’unità di crisi per lo scenario peggiore, ovvero l’uscita della Grecia dall’euro. Il piano sarebbe già stato schizzato nelle sue linee generali. La dracma sarebbe introdotta a borse chiuse, e verrebbe fatta circolare in massa significativa, così da rendere meno catostrafico il cambio di valuta. Quello che succederebbe nei giorni successivi a questo è impossibile da stimare, ma senza dubbio più persone potranno ricevere la nuova dracma, minore sarà la tensione sociale che si scatenerà per chi non potrà più pagare con i vecchi euro.
Il quotidiano Rheinische Post riporta il parere di Joachim Grundmann, un esperto della Bundesbank, che per la banca centrale tedesca cura proprio l’aspetto tecnico della circolazione del contante. Secondo Grundmann ”se la politica deciderà il ritorno dei greci alla Grecia, bisogna già essere preparati, perché simili passaggi non si organizzano in un paio di settimane tirando fuori il coniglio dal cilindro”. Grundnamm ha rimarcato di non voler esprimere una previsione su cosa accadrà, ma ha evidenziato come quando la Bundesbank ha organizzato il passaggio all’euro, il lavoro è iniziato tre anni prima. “La Grecia è più piccola, ma per coprire ogni territorio con la nuova valuta ci vogliono mesi di preparativi”.
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