Spray, pomate, lozioni, applicati sulla pelle creano uno scudo invisibile che impedisce alle fastidiose zanzare di pungere, ma vanno usati in modo corretto altrimenti possono dar fastidio anche a noi oltre che alla zanzara. Infatti il principale ingrediente dei repellenti contro gli insett
i, il ‘DEET’ (N,N-dietil-meta-toluamide (DEET), è risultato essere tossico per il sistema nervoso di mammiferi. E’ quanto riferito sulla rivista BMC Biology da Vincent Corbel dell’Institut de Recherche pour le Developpement di Montpellier e Bruno Lapied dell’Università di Angers, in Francia. Circa 200 milioni di persone lo usano ogni anno e 8 miliardi di dosi sono state applicate negli ultimi 50 anni, rilevano gli autori dello studio. Tuttavia già in passato si era instillato il sospetto sulla sua sicurezza: si era visto che il Deet può accumularsi nei reni e forse anche nel feto. Gli esperti hanno scoperto che il Deet inattiva un enzima importantissimo per il cervello, l’acetilcolinesterasi, un enzima ‘forbice’ che taglia e inattiva i neurotrasmettitori controllandone quindi il livello di attività. “Abbiamo scoperto che il deet non è semplicemente un composto chimico modificatore del comportamento – spiega Corbel – ma è anche in grado di inibire l’attività di un enzima chiave del sistema nervoso centrale, l’acetilcolinesterasi, sia negli insetti sia nei mammiferi. Questa scoperta mette in discussione la sicurezza del deet”. E’ più che plausibile che il Deet, già altre volte messo sul banco degli imputati per sospetti sulla sua sicurezza, interferisca col nostro sistema nervoso, spiega Claudio Venturelli esperto di Entomologia Urbana e Sanitaria del Dipartimento di Sanità Pubblica di Cesena, in quanto esercita la sua azione sulle zanzare proprio mandando in tilt il sistema nervoso dell’insetto; “questo studio è dunque importante – commenta – ma non deve creare allarmismi, purché però si faccia un uso corretto dei repellenti”.
Scoperto nel 1953, il Deet resta ancora oggi il repellente più usato perché è quello che, spiega Venturelli, a una migliore azione repellente associa anche una maggiore durata d’azione. Molti altri repellenti, infatti, pur essendo altrettanto efficaci, restano efficaci per un tempo minore. In questo nuovo studio i ricercatori francesi mostrano che il Deet è in grado di interferire con il principale enzima del sistema nervoso, l’acetilcolinesterasi, importante per controllare la funzione sinaptica, cioé la comunicazione tra neuroni. Non è sorprendente che ciò avvenga, spiega Ventureli, infatti il Deet funziona esercitando un’azione di ‘depistaggio’ sui ‘radar’ delle zanzare, le antennine (sensilli) con cui percepiscono la vicinanza della ‘preda’ per andare a pungerla. E questi radar sono delle strutture nervose, precisa Venturelli. Inoltre gli esperti hanno visto che il Deet interagisce con carbamati e organofosforici (componenti insetticidi) intensificando i suoi effetti negativi sul sistema nervoso. Bisogna dunque puntare a un uso scrupoloso dei repellenti, sottolinea Venturelli: “innanzitutto non fare mix di più sostanze e non usare repellenti e insetticidi insieme; poi acquistare il repellente giusto leggendo l’etichetta e tenendo conto che l’Accademia Americana di Pedatria raccomanda l’uso di repellente a concentrazione minima di Deet (7%) su bambini sotto i 12 anni. Poi non dobbiamo farci ingannare da diciture come ‘tutto naturale’, anche questi repellenti potrebbero contenere Deet”.
Oggi ci sono sostanze di nuova generazione, conclude Venturelli, meno irritanti del Deet, come la picaridina; in ogni caso sul sitowww.zanzaratigreonline.it ci sono tutte le indicazioni su quale repellente scegliere per le diverse età.
I repellenti per zanzare usati ogni giorno sono tossici, e possono causare convulsioni e danni al sistema nervoso.
(AGI) - Londra, 5 ago. - Lo rivelano i ricercatori dell'Universita' di Angers (Francia), che hanno scoperto la neurotossicita' di queste sostanze usate da decenni nei repellenti per insetti. La scoperta e' stata pubblicata sulla rivista BioMed Central Biology. A essere piu' a rischio sono le donne e i bambini, che dovrebbero evitare l'uso di questa sostanza. "Anche se gli esperimenti sono stati svolti su animali, i loro risultati possono essere applicati anche all'uomo", hanno detto i ricercatori. Sotto accusa e' il DEET (dietiltoluamide), considerato il repellente per insetti piu' comune ed efficace. "Questa sostanza, usata da decenni, blocca l'azione di un enzima del sistema nervoso", hanno spiegato i ricercatori. "Questo blocco potrebbe potenzialmente causare convulsioni".
Inoltre, lo studio dei 2 scienziati transalpini afferma come il DEET possa combinarsi con altri componenti degli insetticidi, aumentando i suoi effetti negativi.
I ricercatori mettono quindi in guardia i piu' vulnerabili, bambini e donne incinte, dall'uso della sostanza, che in ogni caso "non dovrebbe essere applicata per piu' di tre volte al giorno". Un portavoce della SC Johnson, produttore dei repellenti Autan, ha commentato: "Il DEET e' stato usato per 50 anni milardi di volte. Per la nostra compagnia, niente e' piu' importante che la sicurezza dei consumatori".
fonte:http:// irpinianelmondo.wordpress.c om/2009/08/06/ medicina-e-salute-attenzion e-antizanzare-tossici-per- sistema-nervoso/
Scoperto nel 1953, il Deet resta ancora oggi il repellente più usato perché è quello che, spiega Venturelli, a una migliore azione repellente associa anche una maggiore durata d’azione. Molti altri repellenti, infatti, pur essendo altrettanto efficaci, restano efficaci per un tempo minore. In questo nuovo studio i ricercatori francesi mostrano che il Deet è in grado di interferire con il principale enzima del sistema nervoso, l’acetilcolinesterasi, importante per controllare la funzione sinaptica, cioé la comunicazione tra neuroni. Non è sorprendente che ciò avvenga, spiega Ventureli, infatti il Deet funziona esercitando un’azione di ‘depistaggio’ sui ‘radar’ delle zanzare, le antennine (sensilli) con cui percepiscono la vicinanza della ‘preda’ per andare a pungerla. E questi radar sono delle strutture nervose, precisa Venturelli. Inoltre gli esperti hanno visto che il Deet interagisce con carbamati e organofosforici (componenti insetticidi) intensificando i suoi effetti negativi sul sistema nervoso. Bisogna dunque puntare a un uso scrupoloso dei repellenti, sottolinea Venturelli: “innanzitutto non fare mix di più sostanze e non usare repellenti e insetticidi insieme; poi acquistare il repellente giusto leggendo l’etichetta e tenendo conto che l’Accademia Americana di Pedatria raccomanda l’uso di repellente a concentrazione minima di Deet (7%) su bambini sotto i 12 anni. Poi non dobbiamo farci ingannare da diciture come ‘tutto naturale’, anche questi repellenti potrebbero contenere Deet”.
Oggi ci sono sostanze di nuova generazione, conclude Venturelli, meno irritanti del Deet, come la picaridina; in ogni caso sul sitowww.zanzaratigreonline.it ci sono tutte le indicazioni su quale repellente scegliere per le diverse età.
I repellenti per zanzare usati ogni giorno sono tossici, e possono causare convulsioni e danni al sistema nervoso.
(AGI) - Londra, 5 ago. - Lo rivelano i ricercatori dell'Universita' di Angers (Francia), che hanno scoperto la neurotossicita' di queste sostanze usate da decenni nei repellenti per insetti. La scoperta e' stata pubblicata sulla rivista BioMed Central Biology. A essere piu' a rischio sono le donne e i bambini, che dovrebbero evitare l'uso di questa sostanza. "Anche se gli esperimenti sono stati svolti su animali, i loro risultati possono essere applicati anche all'uomo", hanno detto i ricercatori. Sotto accusa e' il DEET (dietiltoluamide), considerato il repellente per insetti piu' comune ed efficace. "Questa sostanza, usata da decenni, blocca l'azione di un enzima del sistema nervoso", hanno spiegato i ricercatori. "Questo blocco potrebbe potenzialmente causare convulsioni".
Inoltre, lo studio dei 2 scienziati transalpini afferma come il DEET possa combinarsi con altri componenti degli insetticidi, aumentando i suoi effetti negativi.
I ricercatori mettono quindi in guardia i piu' vulnerabili, bambini e donne incinte, dall'uso della sostanza, che in ogni caso "non dovrebbe essere applicata per piu' di tre volte al giorno". Un portavoce della SC Johnson, produttore dei repellenti Autan, ha commentato: "Il DEET e' stato usato per 50 anni milardi di volte. Per la nostra compagnia, niente e' piu' importante che la sicurezza dei consumatori".
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