D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 29 ottobre 2012

TERREMOTI BELLICI TARGATI USA

World Political HAARP map.

  
di Gianni Lannes
Solo naturali o anche artificiali? E’ noto che la crosta terrestre è in continuo movimento e le placche tettoniche  sfregano le une sulle altre.  Esplosioni enormi ed impressionanti nel sottosuolo propagano onde d'urto in giro per il pianeta Terra. E là dove ci sono aree di tensione tettonica, dove le placche si scontrano e sono più instabili, c’è possibilità che l'equilibrio precario salti, si verifichi una rottura.  Ma a parte le esplosioni nucleari sotterranee, esiste un altro metodo, particolarmente efficace, ma tuttavia ignoto all'opinione pubblica ed agli addetti ai lavori (civili), per scatenare devastazioni sismiche interagendo sulle faglie sismiche attive.
IS-SBX pic1


Le antenne fisse e mobili (in mare) sono in grado di lanciare onde elettromagnetiche in specifici punti del globo terrestre puntando l'irradiazione in aree specifiche della ionosfera che reagisce rialzandosi a “bolla” e l'effetto si ripercuote sulla faglia sottostante, forzando un'area già instabile a liberare l'energia potenziale accumulata nei punti di pressione tellurica più forti. Detto altrimenti: grazie all’effetto specchio della ionosfera, le onde emesse rimbalzano sulla ionosfera e ricadono a terra quasi intatte. Ed è lì che alcune onde a frequenza particolarmente bassa riescono a penetrare a fondo nel terreno ed a sollecitare le zone di instabilità, che di conseguenza liberano l'energia potenziale nelle zone di instabilità. HAARP, grazie alla sua posizione strategica (prossima al polo nord) e all'estensione delle antenne, è in grado di inviare le sue onde elettromagnetiche in tutto il globo per raggiungere l'obiettivo.
Le prove di questa apocalisse militare in fase di sperimentazione avanzata? Anche una serie di brevetti di tecnologie usate da HAARP: Brevetto USA 4686605 - Metodo ed apparato per modificare  una regione nell’atmosfera terrestre, nella ionosfera e/o magnetosfera; Brevetto USA 4999637 - Creazione di nuvole artificiali ionizzate sopra la terra; Brevetto USA 4712155 - Metodo ed apparato per creare una artificiale regione di plasma a riscaldamento elettronico ciclotronico; Brevetto USA 5777476 - Tomografia globale terrena (CGT) usando una modulazione di electrojets ionosferici; Richiesta di Brevetto USA 20070238252 - Accensione cosmica di particelle di pattern di plasma artificialmente ionizzato nell’atmosfera;Brevetto USA 5068669 - Sistema di fascio di energia; Brevetto USA 5041834 - Specchio ionosferico artificiale composto da uno strato di plasma che può venire inclinato. 
L’11 agosto 1987 Bernard Eastlund - fisico del Mit - ha brevettato con numero di «patente» 4,686,605 il suo «Metodo e apparato per l’alterazione di una regione dell’atmosfera, della ionosfera o della magnetosfera».
Ovviamente, questa materia è un segreto blindato che non si insegna all’università e non si legge nei manuali accademici. Ragion per cui anche la gran massa in buona fede di luminari, fisici, ingegneri, geologi ed esperti di vario genere, quando interpellati sull’argomento balbettano increduli.
Viviamo un incubo in presa diretta, ma pochi l’hanno compreso. Non c’è più il futuro fantascientifico di una volta, perché va in onda la tragica realtà a base di alterazione dei campi magnetici della terra e disturbi della ionosfera, atti a provocare scuotimenti sismici ed uragani. Tutti questi terremoti anomali presentano un epicentro costante a 10 chilometri di profondità, vale a dire un’altra caratteristica comune dell’azione di HAARP. Ma i fenomeni astrali c’entrano nulla. E’ la mano armata dell’uomo in divisa  a stelle e strisce a materializzare il pericolo per sete di dominio dell’umanità.
La guerra ambientale è in atto da un bel pezzo, ma prevale il negazionismo bieco che ammanta il segreto indicibile. E’ ormai più di un'ipotesi controversa, ovvero la prova di una minaccia invisibile ma reale. “Il clima come moltiplicatore di potenza: averne il controllo nel 2025” (Weather is a Forcing Multiplier: Owning the weather in 2025). Questo è il titolo di un documento pubblicato il 17 Aprile del 1996 dal Dipartimento della Difesa USA volto a considerare tutte le possibilità di guerra meteorologica e l'impatto delle tecnologie di controllo climatico sulle attività belliche. Ergo: non è un paper dei soliti complottisti, ma il desiderio neanche tanto velato di chi vuole conquistare il mondo a tutti i costi, sbarazzandosi senza tanti scrupoli di milioni di persone inconsapevoli.   
«Nel 2025 le forze aereospaziali Usa potranno avere il controllo del clima se avranno capitalizzato le nuove tecnologie sviluppandole nella chiave delle applicazioni di guerra. [...] Dal miglioramento delle operazioni degli alleati e dall’annullamento di quelle del nemico tramite scenari climatici “su misura”, alla completa dominazione globale delle comunicazioni e dello spazio, la modificazione climatica offre a chi combatte una guerra un’ampia gamma di possibili modi per sconfiggere o sottomettere l’avversario»,  recita  “Owning the Weather in 2025”.
ARMA GEOFISICA - Presso Gakona in Alaska, circa 200 chilometri a Nord-Est del Golfo del Principe Guglielmo, un terreno di proprietà del Dipartimento della Difesa USA fu scelto il 18 ottobre 1993 da funzionari dell’Air Force e a partire dall’anno seguente venne disseminato di piloni d’alluminio alti 22 metri, il cui numero è cresciuto di anno in anno fino ad arrivare a 180. Ognuno di questi piloni porta doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la «banda bassa» da 2.8 a 7 MegaHerz e l’altra per la «banda alta» da 7 fino 10 MegaHerz. Tali antenne sono capaci di trasmettere onde ad alta frequenza fino a quote di 350 chilometri, grazie alla loro grande potenza. Ufficialmente il progetto High Frequency Active Auroral Research Program (HAARP), è un programma di ricerca sulla ionosfera per individuare le potenzialità dello sviluppo di tecnologia radio e di sorveglianza che faccia uso della ionosfera stessa.
In realtà l'installazione HAARP vanta una tecnologia “dual use”, ovvero di utilità civile ma soprattutto militare; in sostanza è un paravento per progetti avanzati di modifica climatica a scopo bellico. Per confondere i creduloni l’attività di facciata appare su una postazione internet dedicata. Il sito ufficiale (www.haarp.alaska.edu) presenta una pacifica “stazione scientifica” dove gli scienziati sondano via radio quelle regioni dell’alta atmosfera preannuncianti lo spazio esterno, ossia la ionosfera e la magnetosfera. I titoli dei paragrafi esplicativi del sito sono peraltro modulati con quesiti semplici: («Cos’è HAARP?», «Perché è coinvolto il Dipartimento della Difesa?», eccetera). Nel paragrafo titolato «HAARP è unico?», ci si affretta a precisare che anche altre nazioni studiano la ionosfera, come la stessa Russia o i Paesi europei (più il Giappone) del consorzio EISCAT, anche se le loro apparecchiature, site a Tromsoe in Norvegia, sono dei radar «incoerenti». Scopo ufficiale di queste installazioni è studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni. Come si sa, questo strato è composto da materia rarefatta allo stato di plasma, cioè di particelle cariche (ioni), e ha la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne. E’ per questo, ad esempio, che di notte ci è possibile ascoltare alla radio le stazioni AM di molti Paesi stranieri, dato che la riflessione ionosferica permette ai segnali di scavalcare la curvatura terrestre.
Secondo il ricercatore indipendente Corrado Penna «Se HAARP lavorasse in maniera troppo segreta susciterebbe molti più sospetti, e spesso non c'è maniera migliore di nascondere qualcosa che metterla in evidenza, proprio perché la gente si auto-inganna col ragionamento di cui sopra, ovvero, che pensare da complottista sia alla stregua dei paranoici e degli ossessivi. Quindi si torna all'ovile, rassicurati, pensando che i terremoti sono naturali e che le scie chimiche non esistono. Per la maggior parte delle persone è alquanto macabro e orribile supporre una realtà del genere, che è meglio che non sia assolutamente vero, che sia relegato nell' universo delle cosiddette assurdità».
Impianti simili esistono anche fuori dagli USA e si trovano in Norvegia: progetto europeo EISCAT (potenza 1000 MW ERP),Porto Rico: Arecibo, Russia: progetto SURA, vicino a Nižni Novgorod (potenza 190 MW ERP) oltre and un secondo impianto negli Stati Uniti: HIPAS, vicino a Fairbanks (Alaska).
E poi è attiva anche l’H.A.A.R.P. mobile: un dispositivo impiegato dalla Marina Militare degli Stati Uniti d’America.  Il “Sea based H.A.A.R.P. X-band radar (S.B.X.)”, è una di queste piattaforme viaggianti usate a complemento dei vari impianti H.A.A.R.P. dislocati in vari paesi di Gaia (Stati Uniti, Norvegia, Russia, Francia). Sul ponte della S.B.X. è installata una particolare struttura, componente chiave della “Missile Defense Agency”(M.D.A.). La nave militare include una centrale per la produzione di energia elettrica, un ponte, sale di controllo, alloggi per il personale, aree di stoccaggio e le infrastrutture necessarie a sostenere l'enorme radar in banda X. Il radar S.B.X. è un apparato molto sofisticato. Il sistema radioricevente “phased array antenna” è costituito da migliaia di antenne azionate da moduli di rice-trasmissione. Il radar è progettato e costruito dalla Raytheon Integrated Defense Systems per conto della Boeing, il più importante appaltatore per il progetto negli Stati Uniti, attuato proprio dalla Missile Defense Agency.
Un uso militare dell’HAARP è ammesso dalla Federazione Scienziati Americani. Un uso, tuttavia, non distruttivo, ma solo di ricognizione. Modulando i segnali in frequenze bassissime, cioè onde ELF o VLF, si potrebbe «vedere ciò che succede nel sottosuolo, individuando bunker, silos di missili, e altre installazioni sotterranee di Stati avversi. Al di là di ciò, la «guerra ecologica» è in atto. Già nel 1976 l’Enciclopedia Militare Sovietica ventilava il rischio che gli Stati Uniti, per via elettromagnetica o per via astronautica, potessero modificare il clima dell’Eurasia lacerando lo strato di ozono sopra l’URSS. L’Unione Sovietica si accordò così con gli USA, affinché fosse proibito l’uso dei cambiamenti climatici ambientali. A livello ONU, ciò fu ribadito con la convenzione ENMOD (Environmental Medifications), entrata in vigore il 5 ottobre 1978. Ma  pochi anni dopo, negli Stati Uniti, lo scienziato considerato il padre dell’HAARP ideava un sistema volto apertamente a controllare i fenomeni meteo. A quanto pare il professor Eastlund  si è ispirato ai lavori del genioNikola Tesla (1856-1943), lo scienziato jugoslavo emigrato in America nel 1884. A Tesla dobbiamo molti ritrovati che resero possibile la diffusione dell’elettricità, soprattutto la corrente alternata trifase (mentre Edison era rimasto alla corrente continua). Inoltre aveva tentato di sviluppare un sistema di trasmissione dell’energia via etere, il che avrebbe reso inutili i cavi, nonché un apparecchio per ottenere elettricità gratuita per tutti ricavandola dalle oscillazioni naturali del campo elettrico terrestre. Quando Tesla morì, l’8 gennaio 1943, gli agenti dell’FBI diedero la caccia a tutti i suoi progetti. D’altra parte lo stesso Tesla aveva parlato persino di raggi della morte, efficaci fino a 320 chilometri di distanza. Non sappiamo esattamente quanto vi sia di Tesla nei progetti di Eastlund  e nell’HAARP. Fatto sta che negli anni Novanta Eastlund ha fondato una sua compagnia, la Eastlund Scientific Enterprise, che fra le attività menzionate sul suo sito web comprende tanto la partecipazione al programma HAARP, quanto l’esplicita ricerca nel campo delle modificazioni meteorologiche. 
Di HAARP si è occupato il Parlamento russo, la Duma, nel 2002, giungendo ad un documento sottoscritto da 188 deputati:  «Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza». Il significato di questo passaggio epocale è comparabile al salto dalle armi convenzionali a quelle nucleari.
Di HAARP si è fuggevolmente interessato anche il Parlamento Europeo. Il problema è stato portato in discussione nel 1998, per poi cadere nel dimenticatoio. Inoltre HAARP è stato oggetto di studio del GRIP (Groupe de recherche et d’information sur la paix et la sécurité), un istituto di ricerca creato a Bruxelles, con un rapporto interessante di 79 pagine.  
RIFERIMENTI UTILI:
http://www.europarl.europa.eu/press/sdp/backg/en/1998/b980209.htm


Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025
HAARP mobile. (foto web).

HAARP mobile. (foto web).

HAARP, Gakona (foto web).


Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie