D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


mercoledì 17 ottobre 2012

Vaccini: esperimenti segreti in Italia


I vaccini non servono alla salute dei bambini, ma esclusivamente ad alimentare i profitti delle multinazionali farmaceutiche. Un’altra prova di questo genocidio silenzioso, coperto da gran parte della classe medica italiota? Ecco il caso di una sperimentazione ignota all’opinione pubblica, realizzata usando bimbi in piena salute come cavie. Non ci credete? Allora correva l’anno 2006 e regnava il secondo governo di Romano Prodi nel corso della quindicesima legislatura. Vice presidenti del consiglio dei ministri erano il guerrafondaio Massimo D’Alema ed il voltagabbana Francesco Rutelli. Ministro della salute era a quel tempo Livia Turco. C’è un atto parlamentare che inchioda le massime autorità. Ora vediamo se a qualcuno torna la memoria perché la vicenda è stata insabbiata dalle istituzioni di controllo, si fa per dire. Certe cose il potere politico - condizionato da quello economico (alla voce corruzione) - non ci tiene a farle sapere in giro. Dopo la vivisezione sugli animali da almeno un lustro queste bestie senza scrupoli testano i pargoli. Interrogazione imbarazzante - L’atto della senatrice Sandra Monacelli - datato 23 novembre 2006 - reca il numero 4/000924. «Al Ministro della salute - Risultando all'interrogante che: la società farmaceutica Charles River con sede in Milano, via G.B. Pirelli n. 20, per conto della Wyeth Lederle S.p.A., ha fatto richiesta di sperimentazione clinica con vaccino "Pneumococcico coniugato 13-valente" in bambini sani, presso la ASL RM E di Roma; detta sperimentazione è indirizzata ad immunizzare i bambini contro il batterio dello streptococcus pneumoniae ma tale patologia, in Italia, non comporterebbe gravi possibilità di contagio epidemico e patologie particolarmente gravi o definitive; il farmaco in sperimentazione è composto da un vaccino esavalente, già sperimentato, al quale sono stati aggiunti altri tipi di streptococcus, fino ad arrivare a tredici; alcuni di questi 13 ceppi risulterebbero praticamente inesistenti in Italia, pertanto ciò comporterebbe un'inutile aggressione al sistema immunitario dei bambini sottoposti a tale sperimentazione dal servizio vaccinazioni della ASL RM E; il consenso informato proposto dalla società farmaceutica Charles River e distribuito ai genitori dei bambini partecipanti alla sperimentazione afferma: "Non c'è garanzia che risposte saranno registrate con questo vaccino 13-valente o se eventuali risposte mostrate daranno protezione. Questo vaccino sperimentale potrebbe non proteggere suo figlio da infezione da Streptoccoccus pneumoniae. Questo vaccino sperimentale potrebbe non essere d'aiuto per suo figlio, ma altri potrebbero beneficiare delle informazioni ottenute da detto studio". Tuttavia, nonostante tali gravi perplessità, e la rigorosa normativa in merito, il Comitato etico della ASL RM E ha deliberato di esprimere parere favorevole alla sperimentazione, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno promuovere iniziative volte a verificare se nel caso sopra descritto l'autorizzazione alla sperimentazione sia stata emanata secondo i rigidi criteri dell'attuale regolamentazione concernente i Comitati etici; se non ritenga opportuno sottoporre la stessa autorizzazione al Comitato etico nazionale». Risposta governativa - Senza coscienza e senza pietà. Il sottosegretario alla Salute Antonio Gaglione azzarda una ridicola spiegazione il 28 giugno 2007, completa di una confessione di omissione di atti d’ufficio. Infatti: «Con riferimento a quanto segnalato nell'atto parlamentare, si precisa che non sono pervenuti da parte dell'ASL RM E gli elementi informativi richiesti al riguardo da questo Ministero. L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha precisato che, in accordo alla normativa vigente in materia (decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 211, attuativo della Direttiva 2001/20/CE relativa all'applicazione della buona pratica clinica nell'esecuzione delle sperimentazioni cliniche di medicinali per uso clinico), lo studio clinico denominato «protocollo 6096A1 - Studio di Fase IlI, randomizzato, con controllo attivo, in doppio cieco per valutare la sicurezza, la tollerabilità e l'immunogenicità del vaccino coniugato 13-valente antipneumococcico, somministrato a bambini sani nel corso della tabella di vaccinazioni pediatriche previste in Italia» - Codice EudraCT 2005-004771-38 - è stato sottoposto dall'azienda farmaceutica promotore Wyeth Iederle S.p.A. (tramite la Charles River) a 12 centri clinici in Italia. Si segnala che il Comitato Etico del Centro coordinatore (Ospedale Maggiore di Milano) ha espresso al riguardo parere positivo nella seduta del 14 luglio 2006; gli altri Comitati Etici coinvolti, tra cui quello della ASL RM E, hanno espresso in piena autonomia la loro accettazione o il loro rifiuto alla partecipazione a tale studio. Va sottolineato che, prima della formulazione del rispettivo parere, i Comitati Etici verificano la specifica documentazione (tra cui il protocollo, il certificato di assicurazione, il foglio informativo per i pazienti, il consenso informato ecc.), e solo successivamente alla valutazione di questi parametri è possibile per i Comitati esprimersi in merito ai potenziali rischi e ai benefici di una sperimentazione clinica. Nel caso in esame, peraltro, il Comitato Etico della ASL RM E ha evidenziato, a tutela della salute dei bambini, le seguenti raccomandazioni per il medico sperimentatore: 1) le dosi dei vaccini non debbono essere somministrate in concomitanza con altri vaccini di routine, al fine di evitare possibili interazioni; 2) non debbono essere arruolati soggetti nati prematuri o che hanno manifestato episodi convulsivi, per evitare il possibile manifestarsi di episodi di apnea; 3) deve essere spiegato ai genitori (o rappresentanti legali) del bambino il significato del termine «apnea», al quale si fa cenno nel foglio informativo, e debbono essere fornite precise indicazioni sui comportamenti da tenere, qualora si verifichi tale episodio». La magistratura batta un colpo subito, insomma dia un segnale concreto di legalità, a partire dalle attività dei responsabili dell’Aifa e del ministero della Salute. Perché a quanto pare i controllori e i garanti della salute collettiva, in particolare degli esseri appena venuti al mondo, sono ancora una volta fuori controllo. Ma la civiltà di un popolo non si misura dal grado di attenzione e di rispetto per i bambini? INTERROGAZIONE PARLAMENTARE - Vaccini sperimentazioni bambinihttp://img843.imageshack.us/img843/7329/vaccinisperimentazionib.pdf

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