D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 3 dicembre 2012

Grande freddo in Europa: normalità o anomalia?



Andrey Smirnov su La Voce della Russia
Nella capitale russa maxinevicata e traffico in tilt. I cumuli di neve alti mezzo metro, la crosta di ghiaccio che ricopre le strade e la “pioggia di ghiaccio” non sono le condizioni più confortevoli per gli automobilisti.
Non è stata risparmiata nemmeno l’Europa Centrale: una massiccia invasione di aria siberiana tiene nella morsa del freddo la Svizzera, la Germania, la Boemia e la Polonia. Il manto di neve è alto 5-7 cm. Inizialmente le precipitazioni hanno assunto carattere di pioggia mista a neve, che poi si è congelata molto presto, ed ora sotto il suo peso si spezzano fili delle linee elettriche, cadono alberi.


Intanto i meteorologi si stanno affannando a convincere i russi e gli europei che in simili fenomeni naturali non c’è nulla di nuovo. Siamo semplicemente di fronte ad uno scontro tra un ciclone mediterraneo e un anticiclone artico, - ritiene l’esperto specialista della Società “Gismeteo” Leonid Starkov. Simili fenomeni avvengono con periodicità di 5-8 anni.

In un prossimo futuro né per i russi né per gli europei è il caso di aspettarsi favori dalla Natura, - pronostica l’esperta specialista del Centro Idrometeorologico della Russia Marina Makarova:

"Un ciclone se ne andrà nei prossimi due giorni. Ma il fatto è che una serie di cicloni continua a determinare il tempo sul territorio dell’Europa. Nelle prossime due settimane il centro dell’Europa e la sua parte nord-occidentale saranno colpiti dagli attacchi di violenti turbini di vento. Da noi il tempo promette di assumere connotati più invernali, ma non stabili – con nevicate e temperature basse".

Come affermano gli esperti, a Mosca l’inverno di solito avviene secondo due scenari. Il primo, più caldo, che viene chiamato anche “Euro inverno”, si verifica quando da Ovest arriva l’aria abbastanza calda ed umida. L’aumento della temperatura è accompagnato da un gelicidio, precipitazioni e “pioggia gelida”. Mosca ha la triste esperienza di liquidare le conseguenze di una pioggia gelida: alla fine del dicembre del 2010 nella capitale erano cadute alcune migliaia di alberi, si erano ghiacciati i marciapiedi, nella regione di Mosca si era interrotta l’erogazione della fornitura di energia elettrica.

Esiste anche un altro scenario di inverno moscovita: quando l’aria fredda comincia ad arrivare dalla Siberia. In questo caso s’insediano un freddo intenso e un tempo secco. Ma per il momento i meteorologi preferiscono non parlare di un simile sviluppo degli avvenimenti dalle nostre parti.

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie