Ottobre 30, 2013 Benedetta Frigerio
Nonostante i dati siano allarmanti, l’Agenzia europea per i medicinali e la Società italiana della contraccezione continuano a sostenere che la pillola della Bayer non è rischiosa
L’agenzia del farmaco olandese ha annunciato l’uscita di un nuovo studio dal quale emerge che almeno 27 donne sono morte in Olanda dopo aver ingerito la pillola contraccettiva Diane-35. Dal 1987 al maggio di quest’anno i decessi causati dal contraccettivo della Bayer nel paese dei tulipani erano fermi a 18. In meno di cinque mesi, dunque, sono morte nove donne e la direttrice dell’agenzia olandese Agnes Kant ha lanciato l’allarme.
VITTIME IN TUTTA EUROPA. Solo due settimane fa, l’Ema (European medicine agency) ha assicurato che le donne che utilizzano la pillola possono continuare a farlo senza timori, perché nonostante ci sia il rischio di contrarre la Tev (tromboembolia venosa), questo è un evento raro. La dichiarazione è stata però fatta senza ricordare tutte le vittime della pillola in Europa e nel mondo, e senza sottolineare che la Tev può anche portare alla morte.
All’inizio dell’anno la Francia aveva vietato l’uso del contraccettivo dopo che un centinaio di ragazze avevano rischiato la vita, mentre altre quattro erano decedute. Anche in Gran Bretagna aveva fatto clamore il caso di una sedicenne morta dopo che aveva cominciato ad assumere la pillola. Dalle ricerche inglesi era emerso poi un collegamento fra la Diane e la depressione, come dimostrano molte testimonianze.
All’inizio dell’anno la Francia aveva vietato l’uso del contraccettivo dopo che un centinaio di ragazze avevano rischiato la vita, mentre altre quattro erano decedute. Anche in Gran Bretagna aveva fatto clamore il caso di una sedicenne morta dopo che aveva cominciato ad assumere la pillola. Dalle ricerche inglesi era emerso poi un collegamento fra la Diane e la depressione, come dimostrano molte testimonianze.
CAUSE MILIONARIE. In Canada, dove a gennaio è morta una ragazza di 18 anni, sono state segnalate 11 morti collegate al farmaco. Negli Stati Uniti i decessi contati finora sono più di 50 e la Bayer ha già pagato 750 milioni di dollari per 3.500 donne, mentre altre 3.800 sono in causa con la casa farmaceutica. Eppure settimana scorsa anche la Società italiana della contraccezione (Sic), durante il suo congresso nazionale, ha sottolineato che «i benefici della pillola sono maggiori dei rischi». Anche in questo caso non si è parlato delle vittime, in compenso è stato chiarito che «la pillola è il metodo più efficace nella prevenzione delle gravidanze indesiderate».
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