Lauryn Hill, la cantante, vincitrice del prestigioso Grammy award si è vista ordinare da un giudice una “consulenza psicologica a causa delle sue teorie cospirazioniste”. Qual è la sua teoria del complotto? Che l’industria musicale opprime i veri artisti per pompare sciocchezze insensate.
Lo scorso 7 maggio, la Hill è stata condannata a 3 mesi di carcere e 3 di domiciliari, per non aver pagato alcune tasse a seguito del suo ritiro dalle scene dovuto a minacce alla sua famiglia.
Nel giugno dello scorso anno, la Hill ha pubblicato una diatriba su Tumblr lamentandosi di come l’industria musicale è “manipolata e controllata da un complesso industriale militare protetto dai media.”
Come abbiamo evidenziato numerose volte in passato, altri artisti hanno reso chiaro che tutti coloro che non sono conformi alle richieste rigorose dell’industria musicale, o addirittura, come Nicole Scherzinger ha recentemente osservato, non sono pronti a “vendere la propria anima a Satana”, tendono a trovare il successo difficile da mantenere in un settore che punisce gli individui che hanno il coraggio di dire la loro.
In numerosi spettacoli e interventi negli ultimi anni, la Hill ha tentato di avvertire i giovani di come “il cannibalismo della cultura pop” ed il riduzionismo deliberato dell’arte e della musica, danneggino intere generazioni per trasformarli in consumatori passivi, spensierati – e di come l’ispirazione e la creatività vera vengano distrutte in nome del profitto.
In numerosi spettacoli e interventi negli ultimi anni, la Hill ha tentato di avvertire i giovani di come “il cannibalismo della cultura pop” ed il riduzionismo deliberato dell’arte e della musica, danneggino intere generazioni per trasformarli in consumatori passivi, spensierati – e di come l’ispirazione e la creatività vera vengano distrutte in nome del profitto.
L’ordinanza del giudice che la Hill subisca ciò che equivale ad un lavaggio del cervello e alla rieducazione, è semplicemente parte della crescente tendenza ad etichettare il buonsenso come una malattia mentale, se va contro l’establishment.
Già abbiamo assistito a molti casi in cui persone che postavano veementi opinioni politiche su Facebook sono state forzatamente inviate nei reparti psichiatrici in tutto il paese. Quanto tempo passerà prima che ogni critica dello stato sia ufficialmente riconosciuta come disturbo mentale?
Chi è considerato ostile all’autorità è già stato contrassegnato sofferente di “disturbo oppositivo provocatorio” nel il manuale DSM-IV-TR (Il vademecum delle malattie psichiatriche, NDR).
La definizione di questa malattia mentale è, “un modello ricorrente negativistico, provocatorio, disobbediente. e di comportamento ostile verso figure di autorità, che persiste per almeno 6 mesi.”
Il tentativo di bollare i pareri alternativi come pericolosi disturbi mentali è entrato anche nella politica. Nel 2009, su “Psychology Today” è comparso un pezzo su Alex Jones in cui si insinua che chi crede in una cabala segreta che governa il mondo, che altro non è che una descrizione, ad esempio, del gruppo Bilderberg, soffre di disturbo mentale.
Chi è considerato ostile all’autorità è già stato contrassegnato sofferente di “disturbo oppositivo provocatorio” nel il manuale DSM-IV-TR (Il vademecum delle malattie psichiatriche, NDR).
La definizione di questa malattia mentale è, “un modello ricorrente negativistico, provocatorio, disobbediente. e di comportamento ostile verso figure di autorità, che persiste per almeno 6 mesi.”
Il tentativo di bollare i pareri alternativi come pericolosi disturbi mentali è entrato anche nella politica. Nel 2009, su “Psychology Today” è comparso un pezzo su Alex Jones in cui si insinua che chi crede in una cabala segreta che governa il mondo, che altro non è che una descrizione, ad esempio, del gruppo Bilderberg, soffre di disturbo mentale.
Abbiamo anche notato recentemente come i cittadini in Florida sono incoraggiati a segnalare i loro vicini alle autorità in caso di commenti negativi al governo, aprendo così la strada a visite a casa della polizia e dei ‘professionisti della salute mentale’.
Il caso di Lauryn Hill ci ricorda che le istituzioni non solo cercano di ridicolizzare, ostracizzare ed emarginare coloro che pronunciano “teorie della cospirazione”, che è diventato un termine peggiorativo per chi mette in discussione l’autorità, ma cercano in realtà di classificare il dissenso contro il sistema come forma di malattia mentale per imporre legalmente “trattamenti”.
Tradotto da Enrico Carotenuto per Coscienzeinrete Magazine
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