D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 21 agosto 2012

Geoingegneria: una nuova forma di guerra?


armi climatiche
Foto di Natalia Love (flickr.com/photos/natalialove)
Riduzione delle emissioni di anidride carbonica, raffreddamento del pianeta o altro? La geoingegneria è oggi soprattutto una scienza militare. Non ha dubbi in proposito l’ex consigliere esecutivo, dipartimento aerospaziale e difesa, della Booz Allen Hamilton di Chicago, Matt Andersson: ‘Almeno quattro paesi - Stati Uniti, Russia, Cina e Israele – dispongono delle tecnologie e dell'organizzazione necessaria a modificare regolarmente il meteo e gli eventi geologici per varie operazioni militari ufficiali e segrete, legate a obiettivi secondari, tra cui il controllo demografico, energetico e la gestione delle risorse agricole’.
In un articolo pubblicato su The Guardian Andersson dichiara apertamente che il nuovo tipo di guerra non convenzionale ‘comprende la capacità tecnologica di indurre, spingere o dirigere eventi ciclonici, terremoti e inondazioni, includendo anche l'impiego di agenti virali per mezzo di aerosol polimerizzati e particelle radioattive, trasportate attraverso il sistema climatico globale’.
Ma chi sono i falchi di questa nuova forma di guerra? Il Bipartisan Policy Center (BPC), che ha sede a Washington, ha pubblicato alcuni mesi fa un importante rapporto con il quale chiede agli Stati Uniti e agli altri paesi allineati di procedere verso la sperimentazione su larga scala del cambiamento climatico. Il gruppo bipartisan è finanziato, secondo il Guardian, da grandi compagnie petrolifere, farmaceutiche e biotecnologiche, e rappresenta gli interessi corporativi del mondo militare e scientifico statunitense. Recentemente, fra l’altro, il BPC è stato descritto come un ‘insieme di neo-conservatori, falchi e interventisti neoliberali che vogliono fare la guerra contro l'Iran’ .
In passato dunque si schieravano gli eserciti; oggi se i paesi non si allineano, oltre alle istituzioni antidemocratiche della grande finanza, c’è la guerra combattuta con la geoingegneria.

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