D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 7 agosto 2012

Il britannico Daily mail denuncia uno strano inquinamento da particolato che potrebbe modificare il clima ... ma guarda un po' ...


Su un articolo pubblicato il 31 luglio 2012 dal quotidiano Daily Mail nella sua edizione on line intitolato Danger in the air: Atmospheric particles a fraction of the width of human hair could be driving climate change, ovvero "Pericolo nell'aria: particelle atmosferiche dalla dimensione di una frazione di capello umano potrebbero guidare il cambiamento climatico", si legge di queste piccole particelle che potrebbero essere responsabili anche della formazione delle nuvole, dell'assorbimento e riflessione della luce, e potrebbero influire sulla formazione delle nuvole.

Il team che ha condotto questa ricerca è della Harvard University ed i suoi studi sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Gli scienziati sperano che il loro lavoro possa in futuro aiutare ad affrontare l'inquinamento causato da queste particelle che causano affezioni al cuore ed ai polmoni e che si trovano soprattutto nell'atmosfera delle città.

Allan Bertram, direttore del gruppo di studio sugli aerosol atmosferici dell'Università della Columbia Britannica [la più occidentale delle province Canadesi] e che ha partecipato ai lavori del tema afferma: 
Abbiamo avuto conferma sperimentale che cabiaenti nell'umidità relativa possono separare i materiali organici da quelli inorganici nelle singole particelle atmosferiche in modo che si creino due fasi distinte, come l'olio si separa dall'acqua.

Il fatto che ci siano due fasi liquide piuttosto che una può cambiare la quantità di reazioni chimiche a cui vanno incontro le particelle, e può cambiare la quantità di luce che le particelle riflettono o assorbono, ed avere effetti sulla loro capacità di fungere da nuclei di condensazione per le nuvole.
Curiosamente queste mezze verità rilasciate dalla stampa internazionale sembrano combaciare con quanto viene denunciato da decine di migliaia di cittadini (inascoltati dalle istituzioni), ovvero che vengano intenzionalmente immesse nell'aria queste particelle sia per la manipolazione del clima(controllo delle precipitazioni, alterazione dell'irraggiamento) che per altri scopi ancora più subdoli.


Ecco infatti cosa dice un lettore del daily mail nel suo commento:
Ecco qualcosa per chi dubita che ci siano aerei che volano al di sopra di tutte le nazioni dell'ONU spruzzando ogni giorno composti chimici su di voi e sui vostri cari senza alcun consenso da parte vostra (...) Andate a vedere il sito Flightradar24 e guardate gli aerei che volano sopra la vostra testa, e quando vedete un aereo che lascia una scia controllate su Flightradar24, scoprirete che l'aereoplano non viene segnalato. Gli aerei commerciali che non lasciano scie si vedono, ma curiosamente quelli con la scia non sono segnalati. Quindi chiunque abbia un pochino di cellule cerebrali si renderà conto che quegli aerei che lasciano composti chimici nel cielo non vogliono che tu ed io sappiamo da dove vengono e dove stiano andando.

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