L’Unione Sarda riporta un fatto accaduto venerdì scorso a Villagrande, nell’Ogliastra, (Sardegna) e reso noto solo oggi: uno scuolabus con 40 bambini è stato fermato dai Carabinieri e definitivamente bloccato. Motivo? Una cartella esattoriale del 2001, non pagata dal Comune nel 2011, ha fatto scattare le ganasce fiscali. I bambini sono stati costretti a scendere dallo scuolabus fino all’arrivo dei genitori. Ecco l’articolo dell’Unione Sarda:
“Un posto di blocco per lo scuolabus del Comune. È accaduto venerdì in via Dante. Una pattuglia dei carabinieri ha fermato il pullmino giallo per un “normale” controllo. Verificati i documenti dell’autista e del bus, sotto gli occhi curiosi dei bimbi delle elementari diretti a scuola, il mezzo è stato quindi sottoposto a fermo amministrativo, vittima di ganasce fiscali conseguenza di una cartella esattoriale datata 2001. I militari hanno anche appurato come la revisione fosse scaduta dal mese di maggio. Dettagli nella confusione scatenata dall’operazione. I genitori dei bimbi sono stati subito avvisati di venire a prenderli in via Dante, lo scuolabus infatti non avrebbe potuto accompagnarli a scuola, ufficialmente a causa di un guasto. In un vorticoso via vai di auto l’autobus si è svuotato di ogni bimbo, di ogni quaderno. Quindi il pullmino giallo è stato portato in un deposito e “sigillato”.”
Per giustificarsi il Comune ha parlato di un guasto tecnico al mezzo, così continua l’articolo de L’Unione Sarda:
Cosa sia successo è noto solo in parte. In sostanza il Comune avrebbe delle pendenze (non si sa di quale entità) con l’agenzia di riscossione. Per questo motivo sarebbe stato necessario bloccare lo scuolabus, lasciare a terra quaranta bambini e costringere il Comune a non utilizzarlo. Pena sanzioni severe. Sul sito del Comune, il giorno stesso del fermo del veicolo, è apparso il seguente annuncio. “Si informano tutti gli interessati che il servizio scuolabus, fino a nuovo avviso, non potrà essere erogato per problemi tecnici, il servizio riprenderà regolarmente non appena il problema verrà risolto”. Dal Municipio bocche cucite su una faccenda tutta da chiarire. Di recente erano stati rivisti i criteri per l’assegnazione dell’appalto. Il Comune, nell’ottica di rendere più efficiente il servizio e tagliare i costi di gestione, si era affidato ad un servizio interinale garantendo un risparmio annuale alle casse comunali di 16 mila euro.
I 40 scolari, per fortuna, non sono stati pignorati e hanno raggiunto la scuola con i mezzi dei genitori.
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