Si sente spesso ripetere, soprattutto quando si parla di olocausto, che chi non impara dagli errori della storia è condannato a ripeterli.
Bene, perché gli Usa, i liberatori dei popoli oppressi stanno allestendo grandi cimiteri di massa?
Come mai viene cancellato l’esodo e genocidio continuo dei palestinesi dai libri di storiaper gli studenti israeliani? Sarà senz’altro per non fomentare odio antisemita, nonostante anche gli stessi palestinesi siano semiti? Beh così vuole il pensiero dominante, in funzione del quale è meglio non fare notare le atrocità commesse dallo stato di Israele contro la popolazione araba, dal momento che la cosa non starebbe bene.
Perché non esiste una giornata per il ricordo dei milioni di vittime dei gulag e dei rastrellamenti delle polizie segrete sovietiche dei regimi comunisti?
Che le vittime di quelle dittature valgono meno?
Perché ancora oggi è consentito negare le foibe la cui esistenza tra l’altro è stata ammessa solo di recente?
Perché non esiste una giornata per le vittime dei popoli indigeni delle Americhe e dell’Africa sterminati dai buoni e bravi occidentali che a tutt’oggi li bombardano per donare loro democrazia?
Disgustoso dovere constatare come la scelta delle vittime da ricordare sia ad oggi pesantemente condizionata dal razzismo etnico e politico.
Esiste a quanto pare una regia, ormai nemmeno tanto occulta, che stabilisce una sorta di classifica di vittime da piangere ed altre da lasciare giacere nell’oblio.
I Cimiteri di Massa della Fema
L’ennesimo video sugli enormi cimiteri che la FEMA sta ultimando in questi mesi. In ogni stato dell’Unione sono stati allestiti dei cimiteri di massa composti da cassoni in cemento armato coperti da una lastra sempre in c.a. . L’aspetto sorprendente di questi cassoni è la loro altezza, sufficiente, più o meno, a contenere quattro o più bare per ogni cassone. Ad un esame visivo superficiale, ogni cimitero di massa potrebbe contenere circa 20.000 corpi.
Le sepolture multiple, sono state pratica consueta durante e dopo le pestilenze medievali e rinascimentali, ove per motivi igienici si tendeva a seppellire i corpi il più velocemente possibile, spesso accumulandoli in frettolose fosse comuni, oppure tumulandoli uno sull’altro, nei loculi già predisposti. Altro aspetto che stupisce e spaventa, è l’assenza di corridoi di passaggio tra una sepoltura ed un’altra, utili per consentire il transito di cari e parenti verso le tombe dei loro congiunti. In questi cimiteri di massa non è evidentemente ammessa la compassione: un culto dei morti freddo e meccanico, senza poesia, senza ricordo, senza memoria.
Questi manufatti sono davvero inquietanti, soprattutto perché non è stata data un’adeguata spiegazione sul motivo per il quale sono stati allestiti in questo numero, in questo modo e così in fretta. Altro aspetto inquietante sono i ‘campi di accoglienza’ della FEMA già allestiti, pressoché in ogni stato, che assomigliano maledettamente ai campi di concentramento nazisti, circondati come sono di filo spinato e torrette di avvistamento e composti da lugubri capannoni a schiera.
La FEMA si aspetta una decimazione della popolazione, magari ad opera di un virus letale, di disastri ‘naturali’ oppure a seguito di sommosse o guerre civili? Non lo sappiamo, un po’ di trasparenza però nella terra delle libertà e della democrazia non guasterebbe; il sito ufficiale della Fema non ne fa menzione.
fonte: Dietro il Sipario
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