D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 24 gennaio 2013

BOICOTTA L’ENI ! SOSTIENI LA LOTTA DI CHI SI RIBELLA !


Questo striscione è stato esposto a Roma, durante un volantinaggio davanti sede dell’Eni, in solidarietà con Joy (donna nigeriana) e tutti coloro che si ribellano allo sfruttamento.

BOICOTTA L’ENI ! SOSTIENI LA LOTTA DI CHI SI RIBELLA !
“Il sogno di Mattei era dare energia agli italiani. Oggi quel sogno si chiama Eni, la più grande compagnia energetica italiana, presente nel mondo in oltre settanta paesi, e anche nella tua vita…”

Quello che non ci dicono, in questo spot, è che per portare l’energia nelle nostre case, l’Eni e le altre multinazionali del petrolio si insediano in paesi come la Nigeria e grazie all’appoggio di governi locali complici, perché interessati, ottengono ciò che vogliono, saccheggiando le risorse naturali e devastando il territorio, lasciando in cambio inquinamento, impoverimento e schiavitù.

La popolazione nigeriana sta perdendo sempre di più la capacità di gestione della propria terra. I poteri economici e politici impediscono alla popolazione di usufruire delle proprie ricchezze e distruggono anche le economie di sussistenza. Questo è il tipo di “sviluppo” che società come Shell e Agip hanno portato alle comunità locali: malattie, guerre e povertà.

Si produce così un’umanità privata di tutto, anche dell’esistenza stessa. Questa umanità si muove verso il mondo occidentale, in cerca di fortuna. La Fortezza Europa si nutre di queste donne e questi uomini, per poi rispedirli a casa quando non sono più funzionali al mercato, attraverso la procedura del rimpatrio, che è la maschera di una vera e propria macchina delle deportazioni.

Chi decide di emigrare, dopo aver lasciato una vita e la propria terra deve affrontare una nuova realtà, anche questa fatta di criminalizzazione, repressione e sfruttamento.

Mentre in Nigeria l’Eni ha il potere di sfruttamento del territorio, in Italia uomini in divisa sentono di avere il potere di abusare dei corpi delle donne nigeriane, donne che emigrano a causa dello sfruttamento che il loro paese subisce, sul quale l’Italia si arricchisce.
[ m@t ]

Questo striscione è stato esposto a Roma, durante un volantinaggio davanti sede dell’Eni, in solidarietà con Joy (donna nigeriana) e tutti coloro che si ribellano allo sfruttamento.

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“Il sogno di Mattei era dare energia agli italiani. Oggi quel sogno si chiama Eni, la più grande compagnia energetica italiana, presente nel mondo in oltre settanta paesi, e anche nella tua vita…”

Quello che non ci dicono, in questo spot, è che per portare l’energia nelle nostre case, l’Eni e le altre multinazionali del petrolio si insediano in paesi come la Nigeria e grazie all’appoggio di governi locali complici, perché interessati, ottengono ciò che vogliono, saccheggiando le risorse naturali e devastando il territorio, lasciando in cambio inquinamento, impoverimento e schiavitù.

La popolazione nigeriana sta perdendo sempre di più la capacità di gestione della propria terra. I poteri economici e politici impediscono alla popolazione di usufruire delle proprie ricchezze e distruggono anche le economie di sussistenza. Questo è il tipo di “sviluppo” che società come Shell e Agip hanno portato alle comunità locali: malattie, guerre e povertà.

Si produce così un’umanità privata di tutto, anche dell’esistenza stessa. Questa umanità si muove verso il mondo occidentale, in cerca di fortuna. La Fortezza Europa si nutre di queste donne e questi uomini, per poi rispedirli a casa quando non sono più funzionali al mercato, attraverso la procedura del rimpatrio, che è la maschera di una vera e propria macchina delle deportazioni.

Chi decide di emigrare, dopo aver lasciato una vita e la propria terra deve  affrontare una nuova realtà, anche questa fatta di criminalizzazione, repressione e sfruttamento.

Mentre in Nigeria l’Eni ha il potere di sfruttamento del territorio, in Italia uomini in divisa sentono di avere il potere di abusare dei corpi delle donne nigeriane, donne che emigrano a causa dello sfruttamento che il loro paese subisce, sul quale l’Italia si arricchisce.

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