D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


domenica 20 gennaio 2013

controllare il tempo atmosferico e quindi il pianeta


Cercando di riproporre una tecnologia ormai superata, il Case Orange parla di alcuni brevetti statunitensi. Ad esempio, gli autori descrivono un brevetto del 1975, il “Powder Contrail Generation”, per l'invenzione di:

“uno specifico apparato di generazione di scie di condensazione, che produce polveri sottili, in grado di disperdere vari tipi di composti. Il materiale usato per l'inseminazione delle nuvole … è composto per l'85% da particelle metalliche e per il 15% da silicio colloidale e gel di silicio, in modo da produrre una scia di condensazione stabile, con un periodo di permanenza che varia da una a due settimane”.

Il tempo come forza moltiplicatrice: dominare il tempo entro il 2025

Il Case Orange è connesso a un documento dell'aeronautica militare degli USA del 1996, “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025” [19] per vari aspetti (come i programmi di emissione di spray dei governi, i provvedimenti per l'uso di composti chimici, le corrette nomenclature usate nei manuali delle compagnie aeree e gli appelli degli economisti a ricorrere all'ecoingegneria), per sostenere la sua nozione di “gran coinvolgimento del governo in progetti per il controllo del clima”.

“Owning the Weather in 2025” fornisce una linea del tempo dell'uso di tecnologie EnMod, in collaborazione con la Weather Modification Association (WMA), una società governativa che promuove l'utilizzo benefico delle modifiche ambientali [20]

2000 Introduzione di specchi ionici, in grande aumento dal 2008;

2000-2025 Uso di sostanze chimiche per l’inseminazione delle nuvole, da parte dell’aviazione civile (nonché militare);

2004 Creazione di nuvole intelligenti grazie alle nanotecnologie, con un esponenziale dal 2010;

2005 Introduzione di ‘polvere di nerofumo’.

Alla fine della sezione “The bare necessity of geoengineering through cloud generation for survival of the planet” (“La stretta necessità della geoingegneria attraverso le generazionedelle nuvole per la sopravvivenza del pianeta”, ndt) (5.2.7), il Case Orange afferma:

“La nostra equipe di ricercatori è giunta alla conclusione che i programmi di controllo climatico, supervisionati dalle forze militari, ma approvati dai governi, vengono implementati tacitamente, in modo da evitare il peggio, cosa che ovviamente nessuno si augura. I due strumenti chiave sono il controllo della temperatura attraverso la generazione di nuvole artificiali, e la manipolazione della ionosfera tramite i riscaldatori ionosferici”.

“Entrambi sono essenzialmente strumenti militari, che hanno la possibilità di divenire offensivi se necessario. Comunque, dato che molti riscaldatori ionosferici sono installati in varie parti del globo, si presume che ci sia un'intensa collaborazione tra i governi, affinché entro il 2025 si raggiungano due obiettivi: controllare il tempo atmosferico e quindi il pianeta”.
Cercando di riproporre una tecnologia ormai superata, il Case Orange parla di alcuni brevetti statunitensi. Ad esempio, gli autori descrivono un brevetto del 1975, il “Powder Contrail Generation”, per l'invenzione di:

“uno specifico apparato di generazione di scie di condensazione, che produce polveri sottili, in grado di disperdere vari tipi di composti. Il materiale usato per l'inseminazione delle nuvole … è composto per l'85% da particelle metalliche e per il 15% da silicio colloidale e gel di silicio, in modo da produrre una scia di condensazione stabile, con un periodo di permanenza che varia da una a due settimane”.

Il tempo come forza moltiplicatrice: dominare il tempo entro il 2025

Il Case Orange è connesso a un documento dell'aeronautica militare degli USA del 1996, “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025” [19] per vari aspetti (come i programmi di emissione di spray dei governi, i provvedimenti per l'uso di composti chimici, le corrette nomenclature usate nei manuali delle compagnie aeree e gli appelli degli economisti a ricorrere all'ecoingegneria), per sostenere la sua nozione di “gran coinvolgimento del governo in progetti per il controllo del clima”.

“Owning the Weather in 2025” fornisce una linea del tempo dell'uso di tecnologie EnMod, in collaborazione con la Weather Modification Association (WMA), una società governativa che promuove l'utilizzo benefico delle modifiche ambientali [20]

2000 Introduzione di specchi ionici, in grande aumento dal 2008;

2000-2025 Uso di sostanze chimiche per l’inseminazione delle nuvole, da parte dell’aviazione civile (nonché militare);

2004 Creazione di nuvole intelligenti grazie alle nanotecnologie, con un esponenziale dal 2010;

2005 Introduzione di ‘polvere di nerofumo’.

Alla fine della sezione “The bare necessity of geoengineering through cloud generation for survival of the planet” (“La stretta necessità della geoingegneria attraverso le generazionedelle nuvole per la sopravvivenza del pianeta”, ndt) (5.2.7), il Case Orange afferma:

“La nostra equipe di ricercatori è giunta alla conclusione che i programmi di controllo climatico, supervisionati dalle forze militari, ma approvati dai governi, vengono implementati tacitamente, in modo da evitare il peggio, cosa che ovviamente nessuno si augura. I due strumenti chiave sono il controllo della temperatura attraverso la generazione di nuvole artificiali, e la manipolazione della ionosfera tramite i riscaldatori ionosferici”.

“Entrambi sono essenzialmente strumenti militari, che hanno la possibilità di divenire offensivi se necessario. Comunque, dato che molti riscaldatori ionosferici sono installati in varie parti del globo, si presume che ci sia un'intensa collaborazione tra i governi, affinché entro il 2025 si raggiungano due obiettivi: controllare il tempo atmosferico e quindi il pianeta”.

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