D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 18 gennaio 2013

Giornalisti lecchini e cittadini ignavi: la mafia politica campa sugli italiani


«E io ch’avea d’error la testa cinta,
dissi: “Maestro, che è quel ch’i’ odo?
e che gent’è che par nel duol sì vinta?”.
Ed elli a me: “Questo misero modo
tegnon l’anime triste di coloro
che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli”.
E io: “Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?”.
Rispuose: “Dicerolti molto breve.
Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ‘nvidïosi son d’ogne altra sorte.
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.»
[Dante Alighieri, Divina Commedia, Inf. Canto III]
Ho un sogno, irrealizzabile. Sogno che tutti gli attuali politici italiani non portino a casa nemmeno un voto alle prossime elezioni. Nessuno, nemmeno uno, sarebbe davvero una rivoluzione!
Stando coi piedi per terra, però, sappiamo bene tutti che non sarà possibile, ci sarà sempre chi li vota, è ovvio, non sono soli. Hanno le loro liste, i loro simpatizzanti, i portatori d’interesse e un nutrito gruppo di codardi formato da tutti i peggiori cittadini italiani, quelli che non ti dicono che li votano ma lo fanno.
Se non c’è un’alternativa… dicevano in tanti pochi mesi fa, cercando di scusarsi ed autoconvincersi difronte ad amici, parenti e conoscenti e lasciando così intendere che avrebbero messo la crocetta dove non avrebbero dovuto. E cosi fu, venne un nuovo governo Berlusconi e il vecchio ladrone perverso fece quello che volle, senza mezze misure, il potere gliel’aveva dato la maggioranza degli italiani. Scandaloso.
Poi è arrivato il golpe di Monti. Ce l’hanno sbattuto in faccia ed abbiamo permesso un colpo di Stato e questo bastardo burattino dei big della finanza mondiale, nascosto dietro a quella faccina da vecchietto bastonato, ha potuto fare i suoi porci comodi con la nostra economia. Tanto, si diceva, peggio di Berlusconi non può andare, no? C’è sempre un peggio e il nonnetto Monti, assieme al nonnetto Napolitano hanno tenuto in mano l’Italia e fatto di tutto e di più, tasse ai cittadini e furbe manovre finanziarie a favore delle banche e della privatizzazione dell’Italia. Tutto con la scusa che si doveva fare, per uscire dalla crisi.
Ancora ci credete alla crisi, vero?
Mafia. Siamo il Paese dellE mafiE, addirittura abbiamo (leggi “hanno”, ndr) specializzazioni in vari campi, soprattutto droga, armi e corruzione. E purtroppo la cultura mafiosa è radicata dentro a molte persone in Italia, perché a tanti piace avere le tasche più o meno piene e se per averle devono leccare qualche culo, lo fanno. Bravi.
Ci sono persone che fanno paura in Italia, fanno paura per come vivono la propria vita (e non solo in Italia ovviamente,ndr). Sono le persone che lavorano schiavizzate e poi si lamentano al bar, senza alzare mai la testa; sono le persone che, zitte zitte, pensano sempre per prima cosa ai cazzi propri, vivono parandosi il culo ogni giorno, a suon di leccate e di sissignore ed hanno una paura tremenda delle ritorsioni dei mafiosi che li governano; sono poi quelle persone che prendono tutto sempre alla leggera, che ridono e fanno di tutto una barzelletta, un siparietto comico.
Tra quest’ultime ci sono i cosiddetti “giornalisti” ma che giornalisti non sono chiaramente, perché chiedono il permesso per pubblicare, non pubblicano le notizie scomode, hanno paura o, ancora peggio, modificano la realtà delle cose, raccontando fandonie, persuadendo, pubblicizzando e non esprimendo mai una chiara presa di posizione contro le ingiustizie e le ipocrisie che viviamo in Italia. Bravi.
Grazie alla manica larga di un sistema giudiziario che preferisce vivere tranquillo piuttosto che fare giustizia, decine di direttori e giornalisti di tv, giornali e radio italiani danno ancora spazio a Berlusconi, a Monti e a tutti gli altri ladroni della vecchia guardia ed al loro entourage mafioso (imprenditori vari, ndr), facendo teatro, critica umoristica, dando corda a vecchie promesse, permettendosi di ridere e fare battute con queste persone, colpevoli di aver imprigionato in un dramma noi, le migliaia di famiglie italiane, costrette a vivere con un peso sulle spalle giorno dopo giorno.
I “giornalisti” venduti (e tutti quelli che li aiutano ovviamente, dai servizi tecnici audiovisivi alle case editrici, ndr) sono complici del teatro mediatico dei politici ed è triste e schifoso che un Paese grande come l’Italia sia nelle mani di approfittatori e mafiosi d’ogni tipo, lecchini, pagliacci e tanti, tanti ignavi. Queste persone  sono in gran parte i colpevoli del continuo ritorno di questi vecchi politici, sempre preparati a fottere gli italiani col sorriso, con la promessa e la faccia seriosa di chi vuol farsi credere.
È lo stile italiano, che, a base di raccomandazioni e ritorsioni, si è diffuso in tutto il mondo ma… sporco, ipocrita e codardo come in Italia, da nessun’altra parte.
Matteo Vitiello


Tratto da: Giornalisti lecchini e cittadini ignavi: la mafia politica campa sugli italiani | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/01/18/giornalisti-lecchini-e-cittadini-ignavi-la-mafia-politica-campa-sugli-italiani/#ixzz2IMy6Rpiy
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

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