IL FUTURO DEL PAESE NELL’ARENA TELEVISIVA
Nei periodi pre-elettorali subiamo un aumento esponenziale di notizie clamorose che tendono a screditare l'immagine dell'avversario politico. Tutto fa brodo: dall’indiscrezione su un passato torbido fino al gossip superficiale da talk-show, l’importante è che provochi una reazione popolare e che faccia discutere.
Abbiamo già visto, nelle serie su “Come si Controllano le Masse nei Paesi Democratici”, che spostando l'attenzione collettiva sulla reputazione della persona, invece che sui principi da portare avanti, ogni soluzione diventa vulnerabile e si fa vincere sempre chi ha più possibilità mediatica di creare scalpore e interesse. Mentre sono fortemente penalizzate tutte le iniziative che, senza l’aiuto dei mass media, richiedono un organizzazione collettiva nel tempo e su vasta scala. Bisogna smetterla di reagire alle provocazioni dei media come se giustizia, economia e la politica fossero al centro di in un'unica arena televisiva, guidate dagli istinti del branco.
Abbiamo già visto, nelle serie su “Come si Controllano le Masse nei Paesi Democratici”, che spostando l'attenzione collettiva sulla reputazione della persona, invece che sui principi da portare avanti, ogni soluzione diventa vulnerabile e si fa vincere sempre chi ha più possibilità mediatica di creare scalpore e interesse. Mentre sono fortemente penalizzate tutte le iniziative che, senza l’aiuto dei mass media, richiedono un organizzazione collettiva nel tempo e su vasta scala. Bisogna smetterla di reagire alle provocazioni dei media come se giustizia, economia e la politica fossero al centro di in un'unica arena televisiva, guidate dagli istinti del branco.
PORTIAMO AVANTI LA SOLUZIONE INVECE CHE LA PERSONA
Iniziamo a dare il nostro consenso a favore delle iniziative che siano il più possibile immuni dal potere disgregante dei media. Incoraggiamo le scuole di pensiero che insegnano a giudicare il principio come base collettiva da supportare e non la persona (che è sempre soggetta ad una vulnerabilità pubblica). Sviluppiamo dei metodi di lavoro che permettano ad ogni movimento di crescere, perseguendo soluzioni concrete con trasparenza ed efficienza, indipendentemente dall’intercambiabilità delle persone che li costituiscono. E’ l’unica strada che può portarci ad un risultato realmente democratico.
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