D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 18 aprile 2013

I Bastardi Senza Gloria dell’inciucio perenne: la foto emblema della Seconda Repubblica


Poco importa che il co-protagonista della foto sia in realtà Alfano. Il simbolo vero, il serpente cui l’idiota Bersani si attacca, è il rappresentante maximo della Seconda Repubblica: Silvio Berlusconi. Talmente forte, politicamente e mediaticamente, e talmente scaltro da mettere così le basi anche per la Terza Repubblica, quella dove l’inciucio sarà senza pudore, non più nascosto. Un’orgia consumata alla luce del sole. E questa foto è il simbolo più alto e più greve dell’amore disperato di chi invece dovrebbe combattersi. La disperazione di chi brama il potere e del potere è schiavo. Per cui: va bene tutto, anche Silvio, per reggere l’urto del cambiamento.

bastardi_senza_gloria
di Andrea Succi
Mentre la piazza ribolle e urla il nome di Rodotà – ma potrebbe gridare anche Eta Beta, il messaggio non cambierebbe – nel Palazzo si contano i franchi tiratori pronti a impallinare il mega inciucio, sublimato dall’abbraccio tra Bersani e Berlusconi (rappresentato da Alfano). 
Inutili idioti che tirano a campare. Gentaglia senza senso, arte né parte, che dovrebbe essere presa a calci in culo da quanti sono davanti a Montecitorio per chiedere, invocare, implorare un cambiamento.
Ma un direttore di giornale non dovrebbe scriverle certe cose, anzi, dovrebbe utilizzare un linguaggio consono, moderato. Mai alzare i toni. I fatti senza commenti. Ma quando è troppo è troppo.
I Bastardi Senza Gloria dell’inciucio perenne se ne fottono dei suicidi economici, di quanti fuggono dall’Italia perché senza lavoro, di una povertà che si fa sempre più stringente. Se ne fottono, abbracciandosi e pensando a quel che sarà: Silvio salvo, l’idiota del Pd a Palazzo Chigi.
Andando oltre questi tecnicismi politici, il problema non è più Marini o Rodotà, Bersani o Berlusconi, Monti, Grillo, Di Pietro o altri. Perché il trucco, finalmente, dopo un ventennio finto-berlusconiano è stato scoperto. E la foto emblema della Seconda Repubblica è li a testimoniarlo. Per anni il sospetto che la partita fosse truccata, come nel calcio dove vinceva sempre la Juve di Moggi, c’è stato. Se ne parlava, nelle piazze, nei bar, nelle redazioni e nelle sedi di partito. Ovunque aumentava, giorno dopo giorno, il dubbio che Pdl e Pdmenoelle fossero uguali e camminassero a braccetto. Ora quel dubbio è stato spazzato via da un flash dell’Ansa. Parliamo di una foto storica, che racconta più di mille parole cosa è stata la Seconda Repubblica.
Quella dei Bastardi Senza Gloria.

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