D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 23 aprile 2013

Pisa: studenti contestano Profumo e Amato. Caricati di Luca Fiore


Pisa: studenti contestano Profumo e Amato. Caricati
Con il Ministro Profumo e con “il futuro premier” Giuliano Amato è vietato parlare. Gli studenti che ci hanno provato questa mattina a Pisa sono stati manganellati. Due i feriti.


Tensione, all'esterno della Scuola Sant'Anna di Pisa, tra studenti dei collettivi antagonisti e le forze dell'ordine schierate a protezione dell’Istituto d’Istruzione Superiore all’interno del quale era in corso un convegno sul tema 'Uguaglianza dei meritevoli' nell'ambito del progetto 'Mobilità sociale e merito' promosso dalla stessa Scuola Sant'Anna. Ospiti illustri del convegno, tra gli altri, anche il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e il presidente della Scuola di Pisa, Giuliano Amato. Circa centocinquanta giovani si sono concentrati davanti all’ingresso della scuola, chiedendo di poter parlare con “il futuro presidente del Consiglio Amato'' ma non c’è stato proprio verso visti gli agenti in assetto antisommossa che spintonavano e allontanavano chiunque tentasse di avvicinarsi troppo. I contestatori hanno gridato slogan contro il governo e contro le scelte del Ministero dell’Istruzione, esponendo uno striscione che recitava: "Il vostro merito, la nostra esclusione. Pisa respinge Profumo".
Poi, quando un gruppo di studenti ha cercato di violare il cordone di polizia provando ad entrare da un ingresso secondario sono partite le cariche e due giovani sono rimasti feriti e sono stati portati in ospedale a bordo delle autoambulanze. "E' stata una cosa assurda", racconta a la pagina fiorentina di Repubblica Federico Oliveri, ricercatore precario dell’Università di Pisa -  "non c'era nessun motivo per avvicinarsi ai manifestanti che stavano solo protestando in modo civile e pacifico contro il ministro Profumo. Il cancello era chiuso e i poliziotti proteggevano ogni possibile accesso, non c'era nessun pericolo che i ragazzi potessero scavalcare. Vorrei che in questa città fosse ancora possibile esprimere il proprio dissenso senza essere presi a manganellate".
"Siamo noi che continuiamo a subire le politiche di austerity e non questa classe politica che continua a riprodursi come dimostra la rielezione di Napolitano alla Presidenza della Repubblica e la probabile riedizione del governo 'tecnico' che continuerà a scaricare su di noi i costi della crisi. E' questo che avremmo detto al Ministro Profumo e al probabile futuro presidente del governo se ci avessero lasciato entrare" ha denunciato all'Ansa uno dei due studenti feriti, ripreso in un video mentre dalla testa gli cola sul viso un rivolo di sangue.
Dopo le cariche davanti all'ingresso principale e poi di nuovo durante il tentativo di forzare un ingresso secondario, gli studenti - nel frattempo aumentari di numero - non si sono persi d'animo e hanno cominciato a sfilare in corteo ha poi raggiunto le facoltà universitarie del centro di Pisa. Al grido di “ma che competizione, che meritocrazia, i nostri diritti non li portate via” i manifestanti hanno quindi deciso di occupare la sede del Dsu, l’azienda del diritto allo studio.

Sempre a Pisa e sempre questa mattina si è svolta un'altra manifestazione, in piazza Garibaldi, promossa da associazioni e altri collettivi studenteschi che protestano contro il coinvolgimento delle scuole materne ed elementari nella giornata organizzata dalle forze armate, come ogni 23 aprile, in ricordo del maggiore pisano Nicola Sciardelli ucciso in Iraq. Una giornata che più che altro rappresenta uno spot militarista per la Folgore, denunciano le forze politiche e gli studenti che hanno manifestato in Piazza Garibaldi.

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