D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 16 aprile 2013

C’E’ QUALCOSA NELL’ARIA CHE M’INQUIETA


- GIORGIOFRA – cobraf.com -
Eppure, la cosa non mi persuade.
C’è qualcosa nell’aria che mi inquieta, nel senso che fa nascere in me il sospetto che stia per avverarsi qualcosa di eclatante, di assolutamente inaspettato. Sono troppi gli indizi che, letti con attenzione e con mente aperta, mi portano alla conclusione che ci sia un’attività sotterranea volta a sostenere un progetto di cui ancora mi sfuggono i particolari.
Mi riferisco alla moltitudine di piccoli atti posti in essere allo scopo di impedire a chiunque sia di detenere liquidità, sia di poter nascondere tale liquidità. Dalla tracciabilità del denaro, all’abolizione assoluta del segreto bancario, dallo smantellamento dei paradisi fiscali, all’obbligo di tutte le banche mondiali di rendere trasparenti i propri archivi.
Mi pare che si stia facendo di tutto, attraverso una serie di piccoli passi di cui i popoli non percepiscono la gravità, per raggiungere due obiettivi concreti: conoscere la disponibilità finanziaria di chiunque e fare in modo che tale disponibilità non possa uscire dal sistema bancario.
Io non credo che i motivi con i quali vengono giustificati questi provvedimenti abbiano davvero a che fare con la lotta all’evasione fiscale o alla criminalità. Si tratta, a mio parere, di pretesti volti a truffare una popolazione composta prevalentemente da rincoglioniti.
La ragione vera deve essere diversa, tanto grave da essere tenuta segreta. Provo, correndo il rischio di essere tacciato di complottismo, a formulare delle ipotesi. Come diceva qualcuno: a pensar male si fa peccato, ma…
1) Il sistema finanziario mondiale è al collasso. La probabilità che si arrivi al punto di rottura in modo repentino ed incontrollato è altissima. Occorre quindi cautelarsi per attutirne i devastanti effetti. Se per ipotesi, a seguito di qualche fallimento bancario o nazionale, si dovesse verificare una corsa agli sportelli, l’intero sistema salterebbe. Ecco quindi la necessità di poter controllare l’intera massa monetaria e, nel caso, sottrarne la disponibilità ai legittimi proprietari.
2) La massa dei debiti, a livello mondiale, è tale da essere praticamente inestinguibile. La sua inevitabile crescita raggiungerà il punto in cui bloccherà la crescita economica, ed innescherà una recessione a 2 cifre. Non esiste alcun modo per evitare questa evenienza se non il rapido e repentino abbattimento di questa massa di debiti. Che lo si faccia con l’emissione di nuova moneta, e quindi inflazionando quella esistente, oppure con una super patrimoniale che tagli del 50% tutti i depositi e gli asset finanziari, non cambia la necessità di avere il controllo totale di tutta la massa monetaria.
3) La tecnologia, l’aumento del costo dell’energia, la scarsità delle risorse, produrranno un aumento continuo del tasso di disoccupazione. Nessuno sa come uscirne, mentre tutti sanno che questo provocherà forti tensioni sociali che potrebbero degenerare in vere e proprie rivolte. L’abolizione del contante serve ad avere un maggiore controllo sugli individui, e quindi ad agevolare la sottomissione di grandi masse di diseredati.
4) Gli stati, per garantire la remunerazione ai detentori del debito pubblico, disporranno di sempre minori risorse da destinare al walfare, con la conseguenza dell’acuirsi delle diseguaglianze e dell’esasperazione delle masse che, ad un certo punto, potrebbero rivoltarsi ed abbattere in modo cruento il sistema di potere attuale.
5) La plutocrazia giudo massonica raggiunge l’obiettivo che si era prefissata 2 secoli fa. Con l’abolizione del denaro contante ogni transazione deve necessariamente passare attraverso le banche, le quali trarranno un profitto più o meno grande da ogni nostra spesa. Con la conseguenza che quotidianamente il sistema bancario sottrarrà all’intero pianeta una parte della sua ricchezza, e lo farà sostenendo costi minimi, dato che tutto potrà essere gestito da pochi elaboratori elettronici. Con le enormi ricchezze di cui disporrà, questa demoniaca plutocrazia sarà in grado di controllare qualunque governo e tutta l’informazione planetaria. Si instaurerà, in pratica, la peggiore delle tirannidi, tanto più subdola in quanto pochi ne percepiranno l’esistenza.
Naturalmente spero che le mie ipotesi siano solo il frutto della mia fantasia, e che l’abolizione del contante sia solo il frutto della stupidità dei nostri governanti.
Speriamo bene.
Giorgiofra
Fonte: http://www.cobraf.com


Tratto da: C’E’ QUALCOSA NELL’ARIA CHE M’INQUIETA | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/04/16/ce-qualcosa-nellaria-che-minquieta/#ixzz2QeltQCUI
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

Nessun commento:

Posta un commento

In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie