- Massimo Fini -

Noi italiani che, grazie ai Latini che l’hanno inventato, siamo la culla del diritto, ci siamo dimenticati i fondamentali. E questa confusione dei poteri, alimentata da chi li detiene, è discesa, inevitabilmente, nella testa dei cittadini. Quante volte abbiamo visto aggredire i magistrati per decisioni che parevano aberranti (poniamo la scarcerazione di notori mafiosi per decorrenza dei termini)? Ma le leggi non le fanno i magistrati, le fanno i politici, le fa il Parlamento. Il magistrato si limita ad applicarle, senza poter fare diversamente. Se lo facesse, anche con le migliori intenzioni, invaderebbe un campo riservato al legislatore. Eppure in questi casi sono regolarmente i magistrati ad essere messi sotto accusa e non i politici che sono i veri responsabili. Anzi molto spesso sono proprio i politici ad accusare i magistrati per aver applicato le leggi che loro stessi hanno fatto.
C’è un altro principio, questa volta non giuridico ma politico, basilare per una convivenza civile, che è venuto meno.E’ il principio di responsabilità. Nessuno si riconosce responsabile di nulla. In Tv quotidianamente parlamentari dell’una e dell’altra parte si accusano reciprocamente delle peggio malefatte, ma mai che ce ne sia uno che ammetta onestamente di essere responsabile, almeno pro quota, della situazione disastrosa in cui siamo precipitati. Si trova sempre qualche scappatoia. Dipende da una mancanza di dignità che, purtroppo, c’è peculiare. Il nostro gap con la Germania non è solo economico. E’ morale. Il Capo dello Stato tedesco, Christian Wulff, semplicemente sospettato di aver ricevuto, anni addietro, un modesto finanziamento illecito da un imprenditore, ci ha messo sette minuti per dimettersi. Il Parlamento italiano, per salvare uno dei suoi, è stato costretto a votare che una marocchina era egiziana. Ed è detto tutto.
Fonte:http://www.massimofini.it/articoli/giustizia-e-dignita-il-paese-da-terzo-mondo-non-e-pi-l-india-ma-l-italia
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45288
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