mercoledì, 3 aprile 2013, 14:28
di alex simone sartini
Siamo un gruppo di persone della valle del Serchio, principalmente di Gallicano; da due anni ci stiamo interessando alle cosiddette scie chimiche. Questo interesse è nato per caso, vedendo una trasmissione televisiva, ma anche da osservazioni fatte nel cielo; ci siamo accorti che le nuvole non erano più le solite, ma c’era l’aggiunta di altro insieme, conoscendo la meteorologia abbiamo subito notato la differenza. In Italia le scie chimiche sono apparse con una certa frequenza nel 2006, anche se già nel 2000 sono state avvistate. Nel 2002 il governo americano e il governo italiano hanno stretto un accordo denominato “Open Sky Theater” che permetteva l’immissione di sostanze chimiche nell’atmosfera; probabilmente le scie chimiche italiane rientrano in questo esperimento.
L’accordo è stato fatto nel 2002 ed approvato definitivamente nel 2007; secondo noi è stato l’ imput in Italia. Per i militari sono semplicemente le scie di condensa degli aerei. Come ben sappiamo, le vere scie di condensa, quelle che vedevamo da piccoli esprimendo un desiderio, si formano da 8 mila metri in su con almeno -40 °C ed un umidità del 70 %. Tutto questo possiamo leggerlo sui libri di meteorologia; continuano ad insistere sulle scie di condensa, ma gli aerei che rilasciano le scie chimiche passano nel mezzo alle nuvole, circa 2 mila metri, a quote troppo basse. Stanno spargendo qualcosa nell’ atmosfera, cosa stiano spargendo nessuno lo sa con sicurezza. Sono state fatte analisi in tutto il mondo, anche in Italia, dopo il passaggio degli aerei con scie chimiche; soprattutto in presenza di precipitazioni piovose, sono stati riscontrati alti livelli di metalli pesanti, Alluminio, Balio, Manganese, Piombo. Sono stati rinvenuti piccoli filamenti bianchi di “nanostrutture” anche nella valle del Serchio.
Le scie chimiche vengono irrorate di notte, ma ormai anche il giorno possiamo vederle; sono sopra gli occhi di tutti, delle vere e proprie ragnatele che si formano nel cielo. Passa un aereo, sparge qualcosa nell’atmosfera e dopo pochi minuti questa scia si espande sempre più, fino a diventare una copertura “bianchiccia”. Solitamente le scie chimiche vengono irrorate prima che arrivi una perturbazione, alla fine vengono distribuite altre scie chiamate di mantenimento; fanno 20-40 metri di scia prima di scomparire, perché all’interno c’è il manganese che rende invisibili le sostanze. Sono stati fatti congressi in tutto il mondo sulla “Geoingegneria”, molti scienziati dicono che serve a creare una copertura per salvare la terra dall’ effetto serra; in questi congressi hanno ammesso che sono in corso esperimenti di irrorazione dell’atmosfera. Il progetto è globale e soprattutto duraturo; le pubblicità usano sempre più l’immagine delle scie chimiche sullo sfondo, sono state messe su alcuni fumetti tipo topolino, su cartoni animati e su alcuni libri di testo delle scuole medie.
Questo dimostra che c’è un progetto in corso con scopi ben precisi; vogliono far passare il cielo di plastica come cielo normale, le nuvole non devono più essere “tonde” ma pennellate, sfumate nel cielo. Si pensa che le scie chimiche siano dirette per il cambiamento del clima e dovrebbero servire per scopi militari; la copertura continua di metalli pesanti potrebbe fare da conduttore per il buon funzionamento dei satelliti. In parole semplici possono riuscire a vedere tridimensionalmente dalla Casa Bianca alla piazza di Gallicano. Insieme al progetto HAARP riescono a “coprire” il mondo. Il progetto HAARP sono 200 antenne alte 20 metri situate in Alaska; i militari americani dichiarano che servono per lo studio del clima. In realtà non solo per lo studio ma soprattutto per la modifica del clima; possono riscaldare la ionosfera e la stratosfera cambiando le correnti in quota come succede ora nell’Atlantico con il Jet Stream. Unendo le scie chimiche al progetto HAARP possono deviare una perturbazione od un ciclone dove vogliono. Le scie chimiche sono reticoli visibili dai satelliti; basta guardate Meteosat per accorgersi della ragnatela. Questa estate era visibile una barriera di scie chimiche dalla Spagna all’Inghilterra. Le scie chimiche fanno delle vere e proprie barriere contro le perturbazioni, oltre a togliere umidità dalle nuvole perché disturba i satelliti. Nella valle del Serchio, rispetto ad altre zone dl’ Italia, le scie chimiche sono molto più frequenti perché siamo nella parte occidentale; le correnti in quota arrivano dalla Spagna, per coprire l’Italia bisogna che le scie chimiche siano irrorate sul mediterraneo.
Nella nostra zona abbiamo notato l’effetto “disastroso” delle scie chimiche; nella scorsa estate un’ alta pressione anomala è durata 3 mesi, il cielo non era mai azzurro ma pallido. Il Balio, componente delle scie chimiche, ha tolto l’umidità impedendo i temporali estivi. Ci sono stati solamente due temporali, uno a luglio e uno a settembre; la Garfagnana è famosa per i temporali estivi, i funghi nascono per quello. Molti contadini hanno raccontato di vedere la mattina “luccicare” le piante. Nelle scie chimiche c’è l’alluminio; i componenti delle scie stanno in sospensione il giorno per il riscaldamento del Sole, la notte le sostanze cadono a terra, per la prima volta in Garfagnana gli alberi “luccicavano” la mattina. Un’altra conseguenza sono state le nebbia di ricaduta, la mattina si vedeva una foschia “giallognola” innaturale. Si riportano casi di Husky che hanno rifiutato di giocare sulla neve, quel tipo di neve probabilmente era intrisa di sostanze chimiche. Ingerire continuamente questi metalli pesanti risulta pericoloso; dall' alzaimer ai disturbi dell’umore, disturbi cardiaci, disturbi respiratori. Abbiamo contattato alcuni gruppi di ecologisti locali, ma non si interessano del problema. Tre comuni della Romagna e uno della provincia di Venezia hanno fatto una mozione contro le scie chimiche, organizzando incontri con i cittadini per trattare questo problema insieme alle USL. I comuni della Romagna hanno mandato a casa dei cittadini un depliant esplicativo sulle scie chimiche e i probabili pericoli derivanti. La mozione è stata mandata al Presidente della Repubblica, Ministro della Difesa, Ministro della Sanità, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ricevendo risposte blande, evasive con il classico scarica barile. Sono state fatte anche interrogazioni parlamentari sulle scie chimiche, ricevendo le solite risposte incomplete. Nella valle del Serchio, il nostro appello è stato accolto dal comune di Vergemoli che ha fatto una mozione sulle scie chimiche. La notizia della mozione è uscita su tutti i media locali; attualmente sembra che ci siano dei comuni della Garfagnana interessati a fare una mozione sulle scie chimiche. Alcuni Sindaci della valle del Serchio, interpellati, hanno detto di stare tranquilli perché il problema non esiste. Dobbiamo però notare che ultimamente molte persone parlano di scie chimiche, grazie anche ai nostri articoli e al volantinaggio, Dopo aver pubblicato articoli sui media locali, la sensibilità delle persone è cambiata”.
Simone Alex Sartini
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