D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 8 aprile 2013

Povertà Democratica, come manifestare contro se stessi senza accorgersene

Due manifestazioni che sembrano contrapposte, quella del Pd e del Pdl, ma che in realtà finiscono per assumere nella dimensione pubblica lo stesso segno. Quello della continuità del peggior modo di fare politica. Primo perchè sono manifestazioni da tattica parlamentare e quindi completamente sganciate dal piano sociale, secondo perchè entrambe tracimano ipocrisia. Sabato Berlusconi scende in piazza a Napoli contro le stesse leggi che in gran parte ha tenuto in vita e votato. Il Pd scende in piazza a Roma invece contro la povertà. Quando ho letto il titolo su repubblica.it mi è preso un colpo. "Ma che davvero!?" Dopo aver ratificato il Fiscal Compact, inserito il pareggio di bilancio in costituzione, appoggiato Monti e le sue ricette lacrime e sangue il PD scende in piazza contro la povertà? Un po come la Goldam Sachs che manifesta contro la speculazione finanziaria. Certo, Bersani deve provare a giocare qualche carta ancora prima di passare la mano al governissimo e tenere a bada il casino interno, certo nello schema bipolare è importante compensare Berlusconi in crescita nei sondaggi con una prova di muscoli, ma alla fine il risultato è quello di una grandissima riedizione di una pantomima che non appassiona nessuno. Se i poveri e non gli apparati avrebbero la forza di scendere in piazza sabato altro che le contestazioni alla Boldrini. Per farovore non scherziamo, a questo punto meglio Fonzie Renzi da Maria De Filippi. Nella sua messa in scena è sicuramente più sincero. Manifestare contro la povertà infatti è un pò come manifestare contro un temporale. Ancora una volta si riproduce lo schema generico della naturalizzazione della crisi come se questa fosse un evento naturale, e Mario Draghi fosse Bernacca. La povertà in ITalia è frutto della primavera che tarda ad arrivare o di un sistema economico capitalista? E' frutto di politiche con un chiaro segno antisociale o è frutto del clima. E chi le ha tenute in vita queste politiche lo vogliamo dire? Ad una manifestazione come questa si potrebbe dare addirittura la parola dal palco ad un ministro in carica del Governo Monti, nessun fischio si leverebbe dalla piazza, perchè in fin dei conti lui e quelle come la Fornero ci hanno salvato dalla povertà.
 
P.S.: Si, avete capito bene, parlo proprio del Ministro Barca.

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