D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 8 giugno 2012

Arrestata Pinuccia Cane una donna che fa paura con le parole Tratto da: Arrestata Pinuccia Cane una donna che fa paura con le parole | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/06/07/arrestata-pinuccia-cane-una-donna-che-fa-paura-con-le-parole/#ixzz1x9GyzNcS - Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!


Ieri a Miroglio, in Piemonte, alcuni collettivi erano in presidio in solidarietà con i lavoratori dell’azienda, arrivati dal sud. Il tentativo di attaccare uno striscione No Tav ha fatto partire la repressione.
Massimo Zucchetti – 06.06.2012 per il Manifesto
Pinuccia Cane è una donna piccola e minuta, i capelli corti e grigi, che evidenziano due occhi molto belli. Vive a Santo Stefano Belbo, in Piemonte. Non è più giovane, credo sia della mia età, io che sono cinquantenne. È da sempre una compagna impegnata nelle lotte e nel sociale. Nel 2009, ricordo, scese all’Aquila per capire, vedere e lavorare con i terremotati, scrisse un bellissimo pezzo su internet di cui riporto una sola frase: «La realtà è molto diversa da quella che ci hanno voluto far credere il duo Berlusconi-Bertolaso».
Ieri mattina ad Alba, in Piemonte, c’era una manifestazione di solidarietà con i lavoratori della Miroglio, saliti apposta con tre pullman dal Sud per ottenere un incontro con i padroni della ditta, a fronte del previsto licenziamento di centinaia di lavoratori. Un gruppo di compagni del Collettivo di Bra (Cn), giovani, donne, lavoratori che stanno conducendo la lotta No Tav, hanno provato a mettere il loro striscione di solidarietà a una ventina di metri da quelli relativi alla Miroglio.
I carabinieri erano già presenti in forze, ben preparati contro degli operai venuti da lontano per rivendicare il diritto al lavoro: sono subito intervenuti per impedire che i compagni mettessero lo striscione. Il simbolo No Tav e la solidarietà interclassista fanno molta paura a questo Stato di banchieri e padroni. Nel resistere, una compagna No Tav è stata buttata a terra: proprio Pinuccia Cane.
La stessa donna che il 26 febbraio, alla Stazione di Porta Nuova, è stata brutalmente picchiata dagli agenti della Polfer del signor Spartaco Mortola, mentre accompagnava i manifestanti reduci dalla Valsusa a prendere il treno per Milano, durante il famigerato “agguato” ai No Tav milanesi.
Tornando a ieri mattina, molti compagni e lavoratori sono subito intervenuti a sostegno dei ragazzi e di Pinuccia: a quel punto i carabinieri per impedire che la questione crescesse, e che lo scandalo si propagasse, hanno caricato tutti nei cellulari e se li sono portati via. Sono poi stati rilasciati, ma per Pinuccia Cane e almeno un altro ragazzo è scattato il provvedimento degli arresti domiciliari.
Pinuccia Cane non è in grado di far del male a nessuno, se non con le sue idee e il suo coraggio. E con le parole. Pinuccia scrive: dice che è sulla pacificazione sociale che poggia questa escalation che colpisce tutti, ribelli e non. Dice che siamo in guerra: in alcune parti del mondo è fatta di missili, armi intelligenti, civili assassinati brutalmente, qui invece è la perdita di diritti, giustizia e libertà conquistate in passato da uomini e donne indomiti. Dice che noi che resistiamo veniamo chiamati terroristi, ribelli, picchiati e arrestati.
Quello che gli strateghi dello sterminio della democrazia temono più di ogni altra cosa è lo spettro delle insurrezioni urbane: diventa pericoloso bere una birra in strada, pulire parabrezza ad un incrocio, fare graffiti sui muri e allora sempre più polizia, agenzie di sicurezza private, telecamere, campagne contro l’uomo nero e l’abusivo, ronde e roghi contro i rom, Cie, schedature, manganellate e morti in carcere.
Dice che come partigiani è possibile lottare contro il dominio del capitale, dei padroni, contro le loro guerre, lo sfruttamento, la repressione: come partigiani bisogna organizzarsi dal basso, noi da una parte, loro padroni e servi dall’altra: e come partigiani per lottare insieme bisogna essere alla pari, arricchirsi nelle differenze, non ci devono essere strutture piramidali o portavoce che diventano leader.

Tratto da: Arrestata Pinuccia Cane una donna che fa paura con le parole | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/06/07/arrestata-pinuccia-cane-una-donna-che-fa-paura-con-le-parole/#ixzz1x9Gu9adK
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

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