“Gli italiani – spiega il ministro – credo meritino di sapere esattamente come stanno le cose e non soltanto slogan di carattere propagandistico”. A questo punto – aggiunge – serve un confronto sereno e pacato. In un colloquio con il direttore del Corsera, Saccomanni, reagendo al pressing di Pdl e Pd contro l’aumento dell’Iva, aveva detto di essere “pronto alle dimissioni”
“Gli italiani credo meritino di sapere esattamente come stanno le cose e non soltanto slogan di carattere propagandistico”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni a margine di una manifestazione a Chianciano.
“Il ministro fa il suo dovere, ma credo sia arrivato il momento per fare un dibattito sereno e pacato sui conti dello Stato” ha proseguito. Saccomanni in un colloquio con il direttore del Corsera, a seguito degli attacchi da parte di partiti che sostengono il governo, aveva sottolineato: “Ho una credibilita’ da difendere e non ho alcuna mira politica”. Il ministro, dunque non nasconde il disagio per le pressioni a cui è sottoposto, soprattutto in merito all’aumento dell’Iva e sul capitolo Imu. Per il titolare del dicastero di via XX settembre, sarebbe necessario concordare una tregua e rinviare la questione al 2014 con la legge di Stabilità.
“Io non mi metto alla disperata ricerca di un miliardo – spiega Saccomanni nel colloquio con De Bortoli – se poi a febbraio si va a votare. Tutto inutile se una campagna
elettorale è già iniziata”. La preoccupazione è che il clima politico non consenta più di fare un ‘discorso’ serio sulle finanze pubbliche. Ma per Saccomanni, “gli impegni vanno rispettati, altrimenti non ci sto”.
elettorale è già iniziata”. La preoccupazione è che il clima politico non consenta più di fare un ‘discorso’ serio sulle finanze pubbliche. Ma per Saccomanni, “gli impegni vanno rispettati, altrimenti non ci sto”.
Nessun commento:
Posta un commento
In un ottica di reciproco scambio di opinioni i commenti sono graditi. Solo da utenti registrati. Evitiamo ogni abuso nascondendoci nell'anonimato. Grazie