Questa definizione gliela diede l'allora Presidente della Repubblica, un certo francesco Cossiga, risentito perchè con le sue indagini aveva portato alla luce i legami tra massoneria e Mafia.
Le sue parole furono queste:
« Possiamo continuare con questo tabù, che poi significa che ogni ragazzino che ha vinto il concorso ritiene di dover esercitare l’azione penale a diritto e a rovescio, come gli pare e gli piace, senza rispondere a nessuno...? Non è possibile che si creda che un ragazzino, solo perché ha fatto il concorso di diritto romano, sia in grado di condurre indagini complesse contro la mafia e il traffico di droga. Questa è un'autentica sciocchezza! A questo ragazzino io non gli affiderei nemmeno l'amministrazione di una casa terrena, come si dice in Sardegna, una casa a un piano con una sola finestra, che è anche la porta. »
In ricordo di Livatino, con tutto il disprezzo possibile per le istituzioni che lo mandarono a morte.
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