La giovane esponente del Partito Democratico ragusano Valentina Spata è stata espulsa per aver detto pubblicamente: “Mi rifiuto di votare il candidato del mio partito, uomo del centrodestra e di Totò Cuffaro. Il mio partito, il PD, è stato svenduto per un posto da vicesindaco. Voterò come sindaco Piccitto (MV5Stelle), persona perbene al di la delle appartenenze.” Le è stato comunicato che è ”decaduta d’ufficio da iscritta del PD”, insomma, un modo elegante per dire che è stata espulsa.
La colpa di Valentina Spata è quella di essersi schierata contro le larghe intese “alla ragusana” che hanno radici molto profonde nel passato. Infatti il candidato del PD Cosentini ha un lungo trascorso da vice sindaco Udc della giunta di centro destra che ha amministrato Ragusa fino all’estate scorsa. Come racconta Il Fatto Quotidiano “il primo cittadino era Nello Dipasquale, per molto tempo appoggiato da Forza Italia, oggi deputato regionale e luogotenente di Crocetta a Ragusa. Alla vigilia delle elezioni regionali Dipasquale è stato “fulminato” sulla via di Crocetta, lasciando il centro destra e trasferendo sull’altra sponda voti, sigle e soprattutto amicizie.
La sterminata coalizione che sosterrà Cosentini in vista del ballottaggio comprenderà anche “Ciccio Barone, appoggiato da due liste civiche e proveniente dall’area di Cantiere Popolare, il partitino fondato da Totò Cuffaro e Saverio Romano. Anche Barone è un sodale di Dipasquale, dato che gli aveva fatto da assessore quando ancora a Ragusa andava di moda il centro destra. Ma non è finita. Il Pdl ha subito annunciato di voler appoggiare Cosentini al ballottaggio creando di fatto una coalizione sterminata che va da Berlusconi, passa da Saverio Romano e dal Pd e giunge fino a Crocetta.”
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