D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 2 settembre 2013

La diabrotica, l’insetto che ha imparato a fare marameo al mais Ogm e alla Monsanto

infestazione da diabrotica su mais ogmOrmai non c’è dubbio: quella per gli Ogm è una battaglia di retroguardia. La diabrotica, un insetto lungo pochi millimetri, sta letteralmente distruggendo negli Stati Uniti le piante di mais ingegnerizzato per produrre una sostanza insetticida che dovrebbe stecchirlo non appena si azzarda a banchettare.
Erano noti episodi di portata relativamente limitata. Adesso sembra essersi rotto ogni argine. Un docente di agraria ha personalmente constatato che i campi dell’Illinois, nel cuore della “corn belt” americana, offrono uno spettacolo desolante (foto), quale – dice – non lo si vedeva più da vent’anni: da quando cioè si sono diffuse le colture Ogm create da multinazionali delle sementi come la Monsanto, in grado di resistere fra l’altro ai parassiti.
Una delle strategie che il professore consiglia agli agricoltori per evitare di perdere anche il raccolto 2014 e poi la camicia consiste nel trattare i campi con un insetticida prima di seminare il mais. E’ esattamente quello che si faceva prima dell’arrivo delle sementi Ogm.
Le sconsolate parole del professor Michael Gray, docente di agraria all’Università dell’Illinois, sono state pubblicate l’altro ieri sul bollettino pubblicato dall’Università stessa e dedicato agli infestanti e ai consigli per combatterli. La diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera) è presente anche in Italia: le uova vengono deposte nel terreno e le larve banchettano in primavera a spese delle radici del mais; gli adulti, nella seconda metà dell’estate, mangiano le foglie.
La tecnica tradizionale di contrasto è la rotazione delle colture: le larve, se non trovano radici di mais, muoiono di fame. Poi sono arrivati i mais Ogm Bt, come il Mon 863 della Monsanto: nel patrimonio genetico delle piante è stato inserito un frammento del patrimonio genetico del Bacillus thuringiensis, affinchè le piante (esattamente come il Bacillus thuringiensisproducano la tossina insetticida Cry3Bb1, (teoricamente) letale per la diabrotica.
Messa alle corde, la diabrotica ha reagito ed è diventata in grado di banchettare anche sui campi ingegnerizzati. Le prime, limitate infestazioni della diabrotica resistente alla tossina Cry3Bb1 sono state accertate alcuni anni fa.
Le novità constatate dal professor Gray nei campi dell’Illinois sono due: l’enormità dell’infestazioneda diabrotica (esami di laboratorio dovranno provare che si tratti proprio del ceppo resistente alla tossina Cry3Bb1, ma ad occhio e croce i dubbi sono davvero pochi) e il fatto che la diabrotica sia ora in grado di attaccare il mais nonostante la rotazione delle colture e l’alternanza fra semina del mais e semina della soia.
Per cui egli consiglia agli agricoltori di praticare la rotazione e di trattare il terreno con un insetticida prima di seminare il mais Ogm che produce la tossina Cry3Bb1: ovvero di comportarsicome se il mais Ogm fosse mais convenzionale. In alternativa, suggerisce di scegliere sementi Ogm in grado di produrre contemporaneamente più tipi di tossine insetticida. In attesa, mi permetto di aggiungere, che la diabrotica impari a fare marameo anche a quelle.

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