Daunia, 17 febbraio 2014, ore 7:29: scie chimiche - foto D'Errico |
Anche stamani, all'alba, puntuali e precisi più di un orologio svizzero, i soliti aerei a bassa quota hanno iniziato a disseminare scie chimiche sui centri abitati della Daunia. Ora che scrivo alle 9:30 stanno irrorando il cielo nella disattenzione generale. Siamo in pieno inverno, ma la temperatura esterna adesso è di 17,5 gradi centigradi. Il cielo è plumbeo: il sole è una macchia lattiginosa che appena si intravede.
Ho 50 anni e sono una mamma preoccupata da questi continui attacchi alla vita. Ho notato che da almeno un decennio va avanti questo fenomeno, o meglio, questo genere di inquinamento dell'aria che prima non c'era. Gli aerei volano sempre più a bassa quota. Oggi si vedono bene ad occhio nudo senza l'ausilio di cannocchiali, mentre dagli ugelli di coda rilasciano scie di morte.
Da profana, posso comunque ben dire, che questi crimini possono avvenire soltanto con una tacita connivenza dello Stato e dello Stato maggiore dell'Aeronautica militare.
Alle ore 14:30 odierne la temperatura è salita a 24 gradi centigradi. Il cielo è definitivamente grigio. L'aria è una cappa irrespirabile.
35Daunia, 17 febbraio 2014, ore 7:30: scie chimiche - foto D'Errico |
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