-di Davide Consonni-
Già nel 2012 l’organizzazione OTPOR-JAVU tentò di destabilizzare le regioni a nord del Venezuela. Ora la storia si ripete.
Riporto un articolo pubblicato ieri da “Il Manifesto”:
“Chi si rivede, Otpor, o meglio Javu, a cui il gruppo venezuelano dice essere «orgogliosamente» affiliato. Javu (Juventud Activa Venezuela Unida) è un gruppuscolo di estrema destra, in prima fila nelle violenze postelettorali del 14 aprile, e ora nelle manifestazioni per la «salida» di Maduro. Otpor si dette da fare nel 2000 nell’allora Jugoslavia, sospinto da un finanziamento Usa multimilionario, ed è tornato in scena nelle «primavere arabe». E ora è in Venezuela, osannato da quei grandi media che chiedono la forca contro i «violenti» di casa propria” [FONTE: http://ilmanifesto.it/in-venezuela-otpor-e-javu/]
Qui di seguito viene dimostrato ampiamente come l’organizzazione OTPOR venga utilizzata dalla CIA e dal Dipartimento di Stato USA, fin dal 2000, per fomentare, creare e realizzare colpi di stato in mezzo mondo:
[le parole in grassetto contenute nell'articolo sono fonti cliccabili]
Primavera Araba (Algeria, Bahrein, Egitto, Tunisia, Yemen, Giordania, Gibuti, Libia, Siria ecc)Rivoluzioni Colorate (Serbia, Geogia, Ucraina, Krgikistan, Iran, Azeirbaijan, Mongolia, Bielorussia, Iraq, Myanmar, Libano, Russia, Albania ecc).Inoltre, Indignados spagnoli e OccupyWallStreet dagli Stati Uniti, due movimenti che hanno coinvolto tutti i paesi civilizzati del mondo.Chi le ha progettate, finanziate, fomentate e attuate? Stiam parlando di oltre 50 principi di rivoluzione/colpo di stato in 50 paesi diversi, chi c’è dietro? Chi ha strutturato un’infinità di ‘rivoluzioni’ tutte basate sullo stesso modello?Qui seguiranno alcuni documentari, servizi giornalistici e articoli che documentano in modo impeccabile la vera natura di queste rivoluzioni esportatrici di democrazia.
['THE REVOLUTION BUSINESS' Documentario INCREDIBILE girato da Journeyman.tv, racconta attraverso le INCREDIBILI interviste ai vertici di OTPOR-CANVAS come le moltissime rivoluzioni nate dopo il 2000 siano tutte riconducibili ad un gruppo (Otpor/CANVAS) ultraorganizzato fondato e finanziato dalla CIA.]
In questo articolo vien perfettamente descritto sia il rapporto Otpor-CIA sia come il metodo Otpor-CANVAS-CIA sia ripetutamente utilizzato per numerosi tentativi di ‘colpi di stato’ dal 2000 in avanti, attraverso i metodi tipici della manipolazione delle masse.
Sempre Journeyman.tv documenta il sostegno diretto di OTPOR alle Primavere Arabe intervistandone i membri in questo INCREDIBILE servizio.
Qui il Sito Ufficiale di Otpor dove è possibile trovare altri servizi di Journeyman.tv sulle Rivoluzioni Colorate e le Primavere Arabe.
In questo servizio di Report viene perfettamente spiegato e documentato con immagini e rivelazioni incredibili il coinvolgimento diretto della CIA nelle rivoluzioni colorate
Altri riferimenti circa la relazione Otpor-Primavera Araba:
In questo video il Presidente venezuelano Hugo Chavez accusa apertamente Otpor/CIA di voler attuare un colpo di stato in Venezuela.
Top Five Rivoluzioni/Movimenti/Partiti finanziati da Soros & Company.
-Indignados & OccupyWallStreet: due pargoli della CIA
Otpor-Canvas ha pubblicamente sostenuto anche i movimenti americani Indignati-OccupytheWorld, questi stessi movimenti hanno parecchie ombre documentate, alcune prove in questo video di Daniele Di Luciano.
Sempre Journeyman.tv DOCUMENTA PERFETTAMENTE l’ennesimo coinvolgimento di Otpor-CANVAS dietro al movimento statunitense OccupyWallStreet.
Qui un ragazzo italiano che vive a Minneapolis dimostra che il sito web di Occupy Minneapolis è stato aperto/comprato/reso operativo per la prima volta dalla sala conferenze di un Hotel a 5 stelle.
Decine di fonti-prove-articoli-etc a favore della tesi che OccupyWallStreet sia l’ennesiama Rivoluzione Colorata manipolata confezionata dalla CIA.
Otpor pubblicamente sostiene Occupy Wall Street.
OccupyWallStreet è una ‘rivoluzione colorata’ confenzionata da Otpor/CIA?: Ovviamente si.
Anche i movimento Indignados europeo partito da Plaza del Sol ha odor di ‘rivoluzione valvola di sfogo’ partita, promossa e coccolata dall’alto:
-Qui si dimostar che la connesione internet di piazza del sol (1200 routers) è stata gentilmente offerta da un delfino/pupillo della Rockfeller Foundation.
- Qua un altro manovratore, tale Danz, banchiere Barkleys al vertice del movimento Indignados.
- Qui un articolo che espone i fatti e i dubbi sugli Indignados Euro-Spagnoli
Concludendo mi sembra il caso di ribadire che fin dall’avvento dell’Età Moderna, cioè della democrazia civilizzante e della liberalizzazione della scolarizzazione-cultura, gruppi di potere protagonisti nel conflitto per il controllo sociale-economico e politico creano, manipolano e dirigono il naturale dissenso che si crea all’interno di un contesto sociale per raggiungere obbiettivi privati.
Il manifesto disaccordo o opposizione nei confronti di un’idea/entità, altrimenti noto come “dissenso” è a tutti gli effetti considerabile, nell’ambito della società moderna, una risorsa. Il dissenso, nella sua sostanza, indipendentemente dalla natura delle idee che contrappone, dal numero di attori coinvolti e dall’epoca in cui si manifesta è considerabile una risorsa per la sola ragione di avere un valore potenziale intrinseco nella dicotomia “consenso-dissenso”, indice e bilancia dell’ordine e del controllo sociale presente all’interno di una società o comunità, dicotomia che fa da assioma per almeno altri due paradigmi fondamentali: ‘tradizione-progresso’ e ‘ordine-caos’. Considerando il dissenso come una risorsa avente valore sociale intrinseco è quindi possibile affermare che il dissenso è una risorsa generabile, possedibile, ottenibile, plasmabile, manipolabile, utilizzabile, sfruttabile, caratteristiche comuni a molte forme di risorsa. Si può quindi logicamente dedurre che la creazione/manipolazione del “dissenso” all’interno di un contesto sociale è uno strumento fondamentale nell’ambito della gestione dei conflitti di potere e nella gestione del controllo sociale, strumento al servizio di quella macabra scienza definita ‘ingegneria sociale’. Visto e considerato che il dissenso è una risorsa manipolabile con una certa quantità di potere è ovvio che questo potere sia necessario possederlo e abilmente incanalarlo e utilizzarlo per l’organizzazione della struttura di dissenso, se si vuole che la contrapposizione tra il dissenso prodotto e il consenso pre-esistente sia tale da portare un cambiamento nell’ordine. Quindi un gruppo sociale può, se il suo potere trova consenso, assenso e obbedienza, influenzare e dirigere il dissenso che naturalmente si genera all’interno di una società o crearne uno di natura differente.
La conclusione è che la risorsa dissenso ha un valore potenziale simile alla risorsa consenso, entrambe possono essere create, possedute, sfruttate, manipolate.
Ora e sempre Viva la Contro-Rivoluzione.
Il manifesto disaccordo o opposizione nei confronti di un’idea/entità, altrimenti noto come “dissenso” è a tutti gli effetti considerabile, nell’ambito della società moderna, una risorsa. Il dissenso, nella sua sostanza, indipendentemente dalla natura delle idee che contrappone, dal numero di attori coinvolti e dall’epoca in cui si manifesta è considerabile una risorsa per la sola ragione di avere un valore potenziale intrinseco nella dicotomia “consenso-dissenso”, indice e bilancia dell’ordine e del controllo sociale presente all’interno di una società o comunità, dicotomia che fa da assioma per almeno altri due paradigmi fondamentali: ‘tradizione-progresso’ e ‘ordine-caos’. Considerando il dissenso come una risorsa avente valore sociale intrinseco è quindi possibile affermare che il dissenso è una risorsa generabile, possedibile, ottenibile, plasmabile, manipolabile, utilizzabile, sfruttabile, caratteristiche comuni a molte forme di risorsa. Si può quindi logicamente dedurre che la creazione/manipolazione del “dissenso” all’interno di un contesto sociale è uno strumento fondamentale nell’ambito della gestione dei conflitti di potere e nella gestione del controllo sociale, strumento al servizio di quella macabra scienza definita ‘ingegneria sociale’. Visto e considerato che il dissenso è una risorsa manipolabile con una certa quantità di potere è ovvio che questo potere sia necessario possederlo e abilmente incanalarlo e utilizzarlo per l’organizzazione della struttura di dissenso, se si vuole che la contrapposizione tra il dissenso prodotto e il consenso pre-esistente sia tale da portare un cambiamento nell’ordine. Quindi un gruppo sociale può, se il suo potere trova consenso, assenso e obbedienza, influenzare e dirigere il dissenso che naturalmente si genera all’interno di una società o crearne uno di natura differente.
La conclusione è che la risorsa dissenso ha un valore potenziale simile alla risorsa consenso, entrambe possono essere create, possedute, sfruttate, manipolate.
Ora e sempre Viva la Contro-Rivoluzione.
fonte : http://www.informarexresistere.fr/
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