Stavolta in Sardegna, finora l’alluvione ha causato 17 morti. Quousque tandem, fino a quando sarà necessario scrivere di catastrofi prevedibili (il 75% dell’Italia è soggetto ad alluvioni e-o frane), dei 30 miliardi di danni in vent’anni (e il conto non è neanche troppo aggiornato) e di un Governo cheama le grandi opere megamiliardarie ma spende pochi piccioli, se li spende, per mettere in sicurezza il territorio? Si tratterebbe di realizzare una miriade di piccole e piccolissime opere che, tutte insieme, costerebbero meno della Tav Torino-Lione, aiuterebbero assai più sensibilmente l’economia (si tratta infatti di interventi work insensive mentre la Tav è capital intensive) esalverebbero vite umane, oltre ai beni materiali. Dopo il “continua” un impressionante video dalla Sardegna.
Questa è l’animazione di una foto scattata da Michele Demelas tra Nuoro e la Baronia. Mostra l’acqua che scende impetuosa nel torrente e inghiotte un ponte.
Ma cosa ce ne facciamo, con rispetto parlando, dello stato di emergenza dichiarato poco fa dal Governo in Sardegna? L’emergenza dell’Italia è il pensiero politico che privilegia la costruzione dinuove autostrade (mi viene in mente per prima la Cispadana in Emilia, potete continuare voi lettori) mentre la vendita delle auto continua a crollare a causa della crisi economica. Modificarequesta filosofia è l’unica speranza.
La foto è di Youreporter
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