foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
In Italia, adesso, va in onda - come avevo anticipato tempo fa - un disastro nucleare, nella solita disattenzione generale. Tanto la salute pubblica non vale nulla. Si scaricano in mare 750 metri cubi di liquidi refrigeranti del reattore nucleare. Secondo l'Arpat "i limiti di rilascio sono entro i limiti". Una menzogna a buon mercato: infatti per questo genere di inquinamento il limite biologico è mac zero.
Agli esperti delle istituzioni si raccomanda la lettura del mirabile saggio Il mare intorno a noi, della biologa marina Rachel Carson. Questo tipo di danno è irreversibile. Senza contare le scorie solide di terza categoria (le più pericolose) occultate nella pineta del Cisam.
In altri termini: le autorità legalizzano malattie e morte certa per la popolazione. Sono sicuro che non si solleverà nessuno; anche nell'Italia centro-settentrionale sono quasi tutti a cuccia.
I giornali locali non indagano ma riportano le veline. Rifiuti radioattivi ad alta attività spacciati per "acqua distillata":
http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2013/11/15/news/acque-radioattive-e-iniziato-lo-sversamento-nel-canale-navicelli-1.8118729
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