CAGLIARI - Un caso di censura agita ancor di più, se possibile, queste tragiche giornate vissute dalla Sardegna.
A denunciarlo è Anthony Muroni, direttore de L’Unione Sarda, che oggi pomeriggio, sulla propria pagina Facebook, ha scritto: "Mezz'ora fa ho registrato un intervento per il Tg2, nel quale ripetevo i concetti già espressi a Uno Mattina: serve solidarietà, servono interventi, servono aiuti, serve combattere l'emergenza. Ma – ha proseguito il direttore con un tono intriso d’amarezza – serve anche interrogarsi sul perché i ponti crollano, sul perché i cantieri per la messa in sicurezza dei fiumi si bloccano per anni a causa di contenziosi tra Comuni e imprese appaltatrici. Ho detto anche: va bene la solidarietà del governo e gli stanziamenti, ma forse dovrebbero rendersi conto che c'è un intero sistema che non funziona. E che in Sardegna, dieci anni dopo Capoterra, stiamo ancora parlando delle stesse cose”. L’intervento di Muroni sulla rete sociale ha però un epilogo polemico quanto sconcertato: “Mi ha appena chiamato una collega della Rai: l'intervista non verrà mandata in onda: ‘Meglio non parlare di questa cose’. Tanti saluti."
Sempre utilizzando le reti sociali (stavolta ha preferito un cinguettio), dopo qualche ora Muroni ha aggiunto che dopo “un equivoco” l'intervista (forse anche grazie a delle pressioni poste in atto dal Movimento Cinque Stelle, che ha messo in evidenza la notizia in rete) andrà in onda questa sera.
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