D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


lunedì 10 giugno 2013

Cosa si mangia nei fast food? Un composto di ossa, budella e carne animale fracassata meccanicamente ed immersa in ammoniaca.

Si chiama “mechanically separated meat” (carne separate meccanicamente) ed è un composto di ossa, budella e carne animale fracassata meccanicamente per diventare, dopo vari processi coloranti, gustosi bocconcini di carne servita nei fast food. (cercatelo su Google, vi mostrerà tante bellissime immagini).
Questo processo, legittimato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America che lo ha definito sicuro e corretto, si presta , tuttavia, ad una selva di polemiche e controversie e dubbi. 
Ci si domanda, ad esempio, se i bocconcini di pollo o i gustosi hot dog che costituiscono parte essenziale dell’alimentazione Usa siano davvero sicuri e qual è il processo che porta alla loro produzione.
zzzzaaaaaaa

CARNE “STERILIZZATA IN AMMONIACA”

Il processo di carne separata meccanicamente è alquanto complesso. Le interiora dell’animale, le sue ossa, gli occhi, le budella, le zampe vengono macinate minuziosamente, pressate e trasformate in una poltiglia ibrida ed incolore.
Questo processo, provoca qualche problema: la carne, infatti, rischia di essere contaminata da batteri ed agenti patogeni. Per evitare questo, quindi, i produttori decidono di trattare il composto con piccole quantità di ammoniaca, salvo poi riempirlo di coloranti ed aromatizzanti in grado di scacciare il forte odore acido.
I prodotti trattati in questo modo sono i wurstel utilizzati per farcire gli hot-dog, ed i classici bocconcini di pollo.
Anche la catena di fast food più famosa al mondo, il McDonald’s è stata messa sotto torchio ed accusata di adottare simili tecniche. Accuse, respinte in tronco dalla multinazionale che ha dichiarato, invece, di non seguire alcuna pratica di “separazione meccanica”.
Il Dipartimento dell’Agricoltura americano si è pronunciato su questo tema mettendo questa contestata tecnica al riparo da critiche ed accuse.
In un dispaccio pubblicato sul sito Web ufficiale del Dipartimento agricolo Usa, si legge chiaramente che “il meccanismo di separazione meccanica della carne è sicuro e che solo in alcuni casi vigono forti restrizioni”. L’autorità si riferisce ai processi di separazione meccanica della carne bovina, vietati dal 2004 per proteggere i consumatori dall’encefalopatia spongiforme bovina.
Il divieto non vale per la carne di maiale separato meccanicamente a condizione che il prodotto rechi l’etichetta “maiale separate meccanicamente”. Gli hot dog, sempre secondo l’autorità americana, possono contenere non più del 20% di carne di maiale separate meccanicamente.
Anche il pollame trattato meccanicamente non va incontro ad interdizioni di alcun genere se, come già detto per la carne suina, viene espressamente indicato il tipo di trattamento seguito, sull’etichetta del prodotto.

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