Stanno in strada, davanti a Montecitorio, ormai da una settimana e non hanno nessuna intenzione di andarsene. I fratelli Sandro e Marco Biviano di Lipari, affetti da distrofia muscolare, continuano la loro protesta per ottenere le cure col metodo Stamina per loro e per tutti gli altri come loro. Dopo aver trascorso l'ennesima notte in strada, stanno continuando a manifestare, tra atti di solidarieta', indifferenza e politici che vanno a informarsi sui motivi della protesta.
L’ondata di caldo non ha pietà, brucia le pietre intorno, scintilla feroce sui vetri delle finestre e fiacca il fisico e la volontà. Bisogna stringere i denti e non aver nulla da perdere per continuare in queste condizioni una protesta che pare già persa in partenza. Ma chi è abituato a soffrire sa anche resistere a oltranza. Così i disabili che da giorni stazionano davanti al Parlamento per implorare di essere inclusi nella sperimentazione di Stamina, guidati dai fratelli Biviano.
I due fratelli di Lipari, Sandro e Marco Biviano, malati di SLA con altre due sorelle malate a casa andranno avanti a oltranza. Lo promettono e lo manterranno. Hanno già sofferto due malori nella scorsa settimana, ma dopo le cure del caso sono tornati in piazza senza batter ciglio. Alla loro protesta si stanno unendo altre voci importanti, come quella del pilota di superbike Michel Fabrizio, come quella di Pietro Crisafulli, vicepresidente del Movimento Vite Sospese.
La città, dal canto suo, ha adottato i giovani disabili e li coccola portando loro cibo, bevande, ventagli, ripari dal forte caldo. Anche la Croce Rossa e la Protezione Civile si danno da fare per aiutarli, fornendo anche i bagni chimici ma tuttavia “qualcuno continua a ostacolarli, si vede che diamo molto fastidio” precisa Crisafulli. La solidarietà dei politici non è mancata ma il ministro Lorenzin non ha potuto promettere nulla di più, in quanto i patti con Stamina per la sperimentazione sono stati raggiunti con difficoltà e ormai non si può più rinegoziare nulla. Ma finché non verranno accontentati, giurano i ragazzi Biviano “noi sfideremo il governo”.
fonte: Anna Laccertosa

LA RAI ESEGUE ORDINI: NON TRASMETTE LA PROTESTA A MONTECITORIO, MA LI MUOIONO ITALIANI
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29 luglio 2013 di tuztino
E’ bene che tutti sappiano che a Montecitorio c’e’ una postazione fissa della RAI che avuto ordine dal governo di NON trasmettere nulla al riguardo della protesta dei malati che da una settimana protestano in presidio li giorno e notte.
I GIORNALI E LE TELEVISIONI tacciono perché se Sandro muore hanno paura di una rivoluzione. Diffondete queste notizie ovunque potete, almeno fate questo.
I GIORNALI E LE TELEVISIONI tacciono perché se Sandro muore hanno paura di una rivoluzione. Diffondete queste notizie ovunque potete, almeno fate questo.










![Cari amici,
l'uomo che vedete in foto si chiama Gianfranco, 69enne di Roncadelle, paesino alle porte di Brescia.
Gianfranco ogni mattina riempie un vecchio zainetto con una dozzina di libri sottratti agli scaffali di casa, dai romanzi alla Bibbia, inforca la sua bicicletta e dopo 8 km di pedalata raggiunge il centro di Brescia, per trascorre le sue giornate in corso Palestro... con la speranza di vendere qualche libro.
Brescia, ore 6:55 Giovedì 25 Luglio 2013: Gianfranco é pronto... riempie nuovamente il suo vecchio zainetto e monta in sella, dopo 30 minuti raggiunge corso Palestro, appoggia la bicicletta al muro e tira fuori i suoi libri, senonché dopo circa 40 minuti una pattuglia dei Vigili Urbani si accosta a Gianfranco.
"Senta lei" dice uno dei tre vigili urbani, "ha un permesso per vendere i libri"?
Gianfranco con un filo di voce risponde: no signore, ma cerco di vendere i libri per sopravvivere fino alla fine del mese, prendo una pensione di 550 euro mensili, ma tra affitto e bollette non riesco a mettere niente sotto ai denti.
"Ci dispiace ma lei non può stare qui" ripete il vigile "devo farle una multa di 160 euro per aver occupato abusivamente il suolo pubblico e sequestrarle i libri".
Cari amici, Gianfranco è solo il simbolo di una parte dell'Italia che è ridotta veramente in situazioni economiche drammatiche, in totale dissonanza con il denaro pubblico sprecato e male usato, denaro pubblico che potrebbe essere messo a disposizione di quelle povere persone che non hanno cosa mangiare all'ora dei pasti.
Gianfranco racconta: «Non è facile chiedere aiuto, ma un’offerta libera per uno di questi libri mi pare più dignitoso che allungare la mano per chiedere alla gente una moneta. Io non avvicino nessuno. Chi vuole si ferma e se è interessato mi offre quel che può».
Tanti gli sguardi che cadono indifferenti su quei libri a terra, pochi quelli che gli rivolgono anche una parola e che se ne vanno con un volume sotto braccio. «È dura ottenere qualcosa -ammette Gianfranco-, ma venire in città per me è anche un modo per non deprimermi, per stare in mezzo alla gente, come facevo quando ero giovane e lavoravo come autista o portalettere. Mi piacerebbe avere un lavoro per vivere, potrei fare il guardiano per qualche azienda e sarei disposto a lavorare anche la notte. Mi accontenterei anche di poche ore, quel tanto che basta per arrotondare la pensione che non basta mai».
Continua Gianfranco: «Con quello che prendo, al netto dell’affitto e delle bollette, posso permettermi solo un pasto al giorno, che il mio Comune mi offre a 6 euro e mezzo - continua Gianfranco -. Ma negli ultimi mesi ho perso 15 chili e avrei bisogno di riempire lo stomaco un po’ più spesso».
Cari e gentili Vigili Urbani, anziché andare in 3 da un povero pensionato il quale tenta di sopravvivere vendendo qualche vecchio libro, perché non andate all'interno dei quartieri malfamati ad arrestare spacciatori, criminali e delinquenti di ogni genere?
Illustri Agenti, prima che applicaste la legge nei confronti di Gianfranco, avreste dovuto applicare un minimo di buonsenso oltre che una dose di umanità...! Vergognatevi.
@[100001409534393:2048:Andrea Mavilla]](https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/s403x403/1002571_223476544467748_260289227_n.jpg)