Il leader di M5S rivolge una appello sul suo blog al Capo dello Stato: "Il Paese va verso la catastrofe economica. Ma l'italiano può diventare feroce"
Beppe Grillo sul suo blog rivolge un appello al Capo dello Stato, invitandolo a spiegare agli italiani le condizioni in cui versa il Paese: "Ci si avvia verso la catastrofe economica - scrive il leader M5S sul sito- senza che nessuno nel Governo, nei partiti, nelle istituzioni abbia il coraggio di denunciarlo, di fare qualcosa". Bisogna intervenire al più presto perché "l'italiano viene descritto come "brava gente", ma può diventare feroce, come dimostrato dalla Storia, anche recente".
Sul post appare una falsa prima pagina del Corriere della Sera sulla quale campeggia il titolo "Le dimissioni di Letta. Grillo capo del Governo. Un proclama di Napolitano". Il tutto (sottotitolo e sommario compresi) in uno stile che ricorda quello delle dichiarazioni di guerra.
"La disoccupazione - sottolinea - ha toccato il record storico dal 1977, da quando viene misurata, la produzione industriale precipita, le aziende chiudono o espatriano, il debito pubblico aumenta, qualcuno si suicida, ma è ormai un dettaglio. Il Governo, nel frattempo, fa solo annunci e tira a campare per non tirare le cuoia sotto l'attenta regia di Napolitano che dal Colle, elargisce segni di sostegno quotidiano ai ministri".
Grillo ricorda che persino il fascismo "ebbe il pudore" di far cadere Mussolini. Invece, "questi resistono come delle cozze. Sono la malattia e vogliono essere anche la cura". Per il leader M5S "gli italiani stanno avviandosi verso la miseria, verso anni di ricostruzione nazionale con un Letta, nuovo Romolo Augustolo, l'ultimo insignificante imperatore romano".
"Il M5S - scrive ancora Grillo - è risultato primo in 50 province e secondo in 42 su un totale di 108, primo in assoluto nel Paese. Da allora è iniziato un tiro al bersaglio da parte di tutti i media, incluse le televisioni pubbliche (una vergogna!). Una delegittimazione continua da parte del Sistema che ha colpito chiunque facesse parte del M5S o che solo osasse dichiararsi a favore. Non vorrei essere nei panni di questi politici, di questi pennivendoli quando il popolo italiano capirà di essere stato ingannato".
http://www.repubblica.it
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