D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 4 luglio 2013

Continua l'ecatombe delle api. Più di 30 milioni trovate morte in Ontario!

Poco dopo che 50.000 api sono state trovate morte in un parcheggio dell’Oregon, l’incredibile cifra di 37 milioni di api sono state trovate morte a Elmwood, Ontario, Canada.
Dave Schuit, un apicoltore di Elmwood ha perso 600 alveari. Egli punta il dito contro gli insetticidi noti come neonicotinoidi, che sono prodotti dalla Bayer CropScience Inc. Questo è avvenuto anche dopo un recente rapporto pubblicato dalla Associazione Apicoltori Britannici (BBKA), che ha riportato la più grande perdita di api mai registrata. L’Unione europea ha fatto un passo in avanti, dopo aver bandito diversi pesticidi che sono stati collegati alla morte di milioni di api.
 
La moria di api è avvenuta dopo la semina del mais. I pesticidi neonicotinoidi sono usati per rivestire i semi di mais con seminatrici pneumatiche. Ciò provoca il diffondersi della polvere del pesticida soffiato quando avviene la semina. La morte di milioni di impollinatori è stata studiata dalla Purdue University. Hanno scoperto che le api hanno mostrato sintomi neurotossici. Hanno analizzato api morte e hanno scoperto che le tracce di thiamethoxam/clothiandin erano presenti in ogni singolo caso. L’unica fonte principale di questi composti sono i trattamenti delle sementi di colture di campo.
 
Le morie di api sono in aumento esponenziale. Un team internazionale di scienziati guidati dll’ Università di Utrecht dell’Olanda ha concluso che “su larga scala l’uso del prophylaxic in agricoltura, la sua elevata persistenza nel suolo e nell’acqua, il suo assorbimento da parte delle piante e la diffusione attraverso i pollini, mette a rischio la vita degli insetti impollinatori”.
 
E’ necessaria un’immediata inversione di marcia. Api ed insetti indispensabili per il loro prezioso lavoro di impollinatori continuano a morire e con loro muore anche la natura intera che si rigenera e riproduce anche grazie al loro lavoro.
 
Questo è solo l’ultimo episodio, purtroppo ci sono tanti, troppi precedenti, Inoltre le sostanze chimiche utilizzate in agricoltura non sono nocive solo per gli insetti e le api ma anche e sopratutto per gli esseri umani. 




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