Marinaleda è un comune spagnolo con poco più di 2.800 abitanti ed è situato nella comunità autonoma dell’Andalusia, a pochi chilometri dalla grande Siviglia, città devastata dalla crisi economica.
E’ un paese come tanti altri Marinaleda, se non fosse che ha un sindaco alquanto particolare, legato al movimento nazionalista andaluso, la lucha jornalera (lotta dei lavoratori giornalieri) e alla lotta operaia in generale, è Juan Manuel Sánchez Gordillo.
Questo sindaco ha messo in atto una politica che ha fatto di questo paesino una specie di paradiso utopistico. Praticamente ogni cittadino può affittare una casa per 15 euro al mese, a patto che se la costruisca.
L’amministrazione municipale di Marinaleda, ha espropriato e reso di proprietà comunale migliaia di metri quadrati di terreno in prossimità del territorio municipale, per acquisire terreno per la costruzione di case, dopo di che ha chiesto al Governo centrale e regionale i fondi per la costruzione di case.
L’amministrazione ha gestito così questi terreni:
• il terreno, una volta passato in mano al Comune, viene cedutogratuitamente all’autocostruttore
• grazie ad una convenzione con il governo regionale andaluso ed il cosiddetto P.E.R. (Plan de Empleo Rural) si possono acquistare i materiali da costruzione e consegnarli all’autocostruttore
• vengono messi a disposizione, sempre in maniera gratuita, alcuni operai edili disposti a seguire i cantieri
• il progetto della casa, redatto da architetti, è gratuito; gli autocostruttori possono inoltre partecipare attivamente allo sviluppo del progetto e richiedere modifiche migliorative
• infine, gli autocostruttori si riuniscono in assemblea per stabilire la quota mensile da pagare per divenire proprietario della casa che sta edificando. Le ultime case sono state costruite ed acquisite dagli autocostruttori per la cifra di 2.550 pesetas al mese (all’incirca 15 euro mensili).
• grazie ad una convenzione con il governo regionale andaluso ed il cosiddetto P.E.R. (Plan de Empleo Rural) si possono acquistare i materiali da costruzione e consegnarli all’autocostruttore
• vengono messi a disposizione, sempre in maniera gratuita, alcuni operai edili disposti a seguire i cantieri
• il progetto della casa, redatto da architetti, è gratuito; gli autocostruttori possono inoltre partecipare attivamente allo sviluppo del progetto e richiedere modifiche migliorative
• infine, gli autocostruttori si riuniscono in assemblea per stabilire la quota mensile da pagare per divenire proprietario della casa che sta edificando. Le ultime case sono state costruite ed acquisite dagli autocostruttori per la cifra di 2.550 pesetas al mese (all’incirca 15 euro mensili).
Tutto questo grazie all’idea per la quale il benessere della società è tale quando viene autogestito e vige una forte cooperazione tra i membri della società.
La maggior parte degli abitanti di questo paesino rurale vive di agricoltura e trasformazione della materia prima, altri lavorano per l’amministrazione pubblica, per la scuola e nel commercio.
La dissocuppazione non esiste e lo stipendio è fisso e uguale per tutti: 47 € al giorno.
Le cariche pubbliche non vengono retribuite, giustamente sono un servizio alla popolazione. Anche i servizi del comune sono autogestiti e manutenzionati e i prezzi anche qui usuali per tutti. La criminalità non esiste e nelle “Domeniche Rosse” la collettività si adopera per mantenere il decoro della cittadina.
Questa cittadina così di “sinistra” politicamente parlando è presa in esempio da tutto il mondo proprio per l’esempio di solidarietà e uguaglianza.
E’ lo stesso sindaco a definirla un’utopia verso la pace.
Il documentario Marinaleda: The Dream of the Earth di Eva e di Paolo Garcia Abad Cabrera, racconta la storia straordinaria di Marinaleda.
video:
http://www.eticamente.net/
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